Ucomesa: positivo l’export italiano dei macchinari per le costruzioni

Tra i comparti rappresentati in UCoMESA, le macchine per perforazione/tunnelling (+31,9%) trainano il settore. A seguire le macchine per la lavorazione degli inerti (+18,5%) che, va sottolineato, erano le uniche a registrare nel giugno 2011 un andamento negativo dell’export. Cresce in misura inferiore l’export delle gru a torre (+13%) e delle macchine stradali (+12,8). Meno significativo (+6,1%) è il rialzo nel comparto delle macchine e degli impianti per il calcestruzzo.
Per le macchine movimento terra l’export aumenta (+22%), un buon risultato che tuttavia poco contribuisce a far recuperare la situazione pre-crisi.
L’ulteriore calo delle importazioni (l’intero comparto perde in media il 24,7%, con punte di oltre il 37% per le Macchine Movimento Terra e del 35% per le gru a torre) riconferma la difficile situazione del mercato delle costruzioni in Italia.
L’ attivo della bilancia commerciale del settore è pari a circa 1,25 mln di Euro.

“L’export paese dei nostri settori” – commenta il Presidente UCoMESA Luca Turri – “vede ai primi tre posti, rispettivamente Russia, Turchia, USA. Un segnale che lascia pensare ad uno spostamento del baricentro del nostro export al di fuori dell’area Euro dove fino a qualche tempo fa era prevalente. Vedremo, a consuntivo, se questa tendenza sarà confermata. Sta di fatto che verso Francia e Germania, nostri tradizionali mercati di sbocco, l’export italiano registra nel semestre un volume di fatturato pari a circa la metà di quanto realizzato in aggregato in Russia, Stati Uniti e Turchia. Fa riflettere il dato delle MMT che oggi fatturano all’estero la metà di quanto realizzato dall’insieme dei settori rappresentati da UCoMESA”.

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