Primo semestre in chiaroscuro per l’acciaio italiano

Produzione
Il comparto dell’acciaio nazionale ha fatto registrare un primo trimestre nettamente superiore al corrispondente periodo dell’anno scorso, per poi ripiegare nei successivi quattro mesi. Andando maggiormente nel dettaglio, tra gennaio e marzo si è registrato un output di 7,435 milioni di tonnellate di prodotti siderurgici, con un +6,4% rispetto al 2011. Da aprile, però, il dato della produzione ha iniziato a deteriorarsi, perdendo il 4,1% nel quarto mese dell’anno, il 3,3% a maggio, il 7,9% a giugno ed il 7,8% a luglio. Nei primi sette mesi dell’anno, quindi, la produzione complessiva è stata di 17,282 milioni di tonnellate, con una riduzione dello 0,7% rispetto all’anno scorso. L’acciaio italiano ha avuto una performance migliore rispetto all’Ue, dove l’output tra gennaio e luglio si è ridotto del 4,6% rispetto al 2011. A livello globale, invece, si è registrato un incremento dell’1%, per una produzione complessiva di 896,944 milioni di tonnellate.

Commercio estero
Più esportazioni, meno importazioni. Questo, in estrema sintesi, l’andamento del commercio estero italiano di acciaio tra gennaio e maggio (ultimi dati disponibili). Secondo le statistiche diffuse da Federacciai, nei primi cinque mesi dell’anno gli acquisti di prodotti siderurgici dall’estero sono ammontati a 6,205 milioni di tonnellate, con una riduzione del 26,3% rispetto all’anno precedente. Tutti i prodotti scendono, in particolare i piani (-31,6%), mentre reggono meglio i prodotti di prima (-9%) e seconda trasformazione (-7,3%). Sul versante delle esportazioni, invece, si segnala un incremento del 9,8% dei volumi, saliti a 8,208 milioni di tonnellate. Il risultato è stato reso possibile soprattutto dal buon exploit dei lunghi (+18,5% a 1,749 milioni di tonnellate) e dei piani (+14,7% a 3,769 milioni di tonnellate), mentre i prodotti di prima trasformazione cedono l’1,5%. Analizzando i dati per area geografica, si nota tra gennaio e maggio un calo dell’8,1% dell’import dall’Ue e una crescita del 3,5% dell’export, mentre per i paesi extra Ue c’è una diminuzione del 42% delle importazioni (arrivate a 2,620 milioni di tonnellate) e un aumento del 27,4% delle esportazioni (2,505 milioni di tonnellate).

Consumo apparente
Nei primi cinque mesi del 2012 il consumo apparente italiano di acciaio è ammontato a 10,386 milioni di tonnellate, con una riduzione di 2,695 milioni di tonnellate rispetto ai 12 mesi precedenti. Il calo percentuale è quindi del 21%.

Prezzi
L’andamento dei prezzi dell’acciaio in Italia ha seguito fedelmente quello della produzione. Nel primo trimestre, infatti, il superindice dei prezzi dell’acciaio al carbonio in Italia (calcolato da Siderweb sulla media delle quotazioni base partenza di coils, lamiere a caldo, lamiere zincate, tondo c.a., vergella, travi e laminati mercantili) è salito da 428,13 euro la tonnellata di inizio gennaio a 444,09 euro la tonnellata a fine marzo. Con l’indebolimento della produzione, invece, è iniziata una fase di discesa dei prezzi, che si è accentuata a partire dalla seconda metà di maggio, portando le quotazioni medie a fine luglio a 403,03 euro la tonnellata, il 5,9% in meno rispetto a gennaio.

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