Nuovo trend: l’affitto con riscatto

Con il proseguo della crisi economica, il minore potere d’acquisto degli italiani e la conseguente difficoltà nell’ottenere mutui, il mercato dell’immobiliare non è rimasto a guardare, anzi ha reagito proponendo formule sempre più adatte alla mutata situazione economica e ai bisogni di compratori e venditori.

L’affitto con riscatto, un tipo di contratto già in uso in molti Paesi europei, si muove in questa direzione offrendo vantaggi sia a chi si trova in difficoltà nel vendere o affittare un immobile, sia a chi deve stipulare un contratto di affitto non potendosi permettere l’acquisto di un’abitazione pur avendo intenzione di compierlo in futuro. La formula è molto semplice e prevede la stipulazione contestuale di due accordi: un contratto di locazione (a un canone superiore a quello di mercato) e un contratto di opzione in cui viene stabilito che l’inquilino, a scadenza e prezzo stabiliti, avrà la facoltà di acquistare la casa. Il prezzo pattuito per il futuro acquisto è pari alla differenza tra il prezzo di listino e l’importo complessivo dei canoni di locazione che l’inquilino avrà già pagato alla scadenza.

In Italia la formula dell’affitto con riscatto sta registrando un aumento dei consensi nell’ultimo periodo: Casa.it (www.casa.it), il portale immobiliare con oltre 700.000 annunci e oltre 4.700.000 di Utenti Unici al mese, ha, infatti registrato rispetto allo scorso anno un incremento medio delle offerte immobiliari di affitto con riscatto pari al +13% e della domanda pari al + 9%.

In particolare, la formula viene attuata principalmente nelle case di nuova costruzione e nel Nord Italia: al primo posto, in termini sia di offerta che di domanda, rispetto all’anno scorso si attesta la Lombardia seguita da Piemonte, Emilia Romagna e Veneto, mentre nel Lazio si rileva un’intensificazione del fenomeno ma principalmente localizzata nella provincia. Le tipologie maggiormente ricercate sono sia appartamenti tradizionali sia immobili di nuova costruzione.
Ma come funziona esattamente questa realtà emergente in termini di costi e vantaggi? L’affitto con riscatto si rivela vantaggioso per chi non dispone di un acconto per l’acquisto immediato dell’immobile e non vuole accendere un mutuo tradizionale oppure desidera rimandare l’accensione in un secondo momento, richiedendo così alla banca un importo inferiore. I vantaggi per affittuari e futuri compratori proseguono anche nel momento in cui decideranno di effettuare l’acquisto, poiché potranno farlo a un prezzo bloccato al momento della stipulazione del contratto. Allo stesso modo, se alla scadenza fissata l’inquilino non intendesse esercitare l’opzione di acquisto, potrà proseguire a pagare il canone fissato nel contratto di locazione oppure dare disdetta (con un preavviso di 6 mesi) e liberare l’immobile.

Non mancano i benefici anche per il locatore: il suo immobile genererà entrate in modo continuativo e con un canone mensile più elevato rispetto a un contratto tradizionale (canone medio nel Nord Italia dell’affitto con riscatto: 600 €; in generale, il canone dell’affitto con riscatto equivale a 1,5 volte l’affitto di mercato pagato per immobili simili). Tale formula, inoltre, offre un’alta probabilità di concludere la vendita poiché l’inquilino avrà tutto l’interesse ad acquistare proprio a causa del prezzo di locazione superiore al canone di mercato.

“E’ interessante notare come, in periodi di crisi, il mercato immobiliare reagisca proponendo nuove soluzioni e formule che non solo permettono al settore di affrontare questa particolare congiuntura economica ma, soprattutto, stimolano i consumatori a continuare ad investire nel mattone non dovendo così rinunciare a una casa di proprietà nonostante le difficoltà finanziarie” commenta Daniele Mancini, Amministratore Delegato di Casa.it. “Le regioni dove registriamo maggiormente l’offerta di soluzioni immobiliari di affitto con riscatto sono concentrate prevalentemente nel Nord Italia; per quanto riguarda il centro, stiamo rilevando l’intensificarsi delle prime offerte di soluzioni immobiliari di affitto con riscatto principalmente nella provincia laziale. Il fenomeno sembra invece non avere ancora preso piede nelle regioni del Sud. Per quanto riguarda l’analisi della domanda, in generale, la tendenza è sempre rivolta a soluzioni tradizionali ed economicamente accessibili”.

*Fonte: Osservatorio Casa.it – rilevazione DB casa.it conclusa 10 settembre 2012

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