13% dei prestiti per ristrutturare casa

Quando ottenere un mutuo diventa un miraggio, chi può prova a rinnovare la casa che possiede già ricorrendo ad un prestito: secondo il broker Prestiti.it i finanziamenti richiesti per ristrutturazioni rappresentano ormai il 13% del totale delle domande di prestito personale.
L’analisi, svolta da Prestiti.it su oltre 40.000 preventivi di finanziamento arrivati da gennaio a giugno 2012, ha definito la richiesta tipo per questo modello di rateizzazione: l’importo medio a cui si aspira è elevato, pari a 16.800 euro (ma non così alto da giustificare la richiesta di un mutuo, e quindi di un’ipoteca, per la ristrutturazione) da restituire in ben 78 mesi.
Interessante notare che il richiedente tipo, la cui età è 43 anni, ha dalla sua un buono stipendio: la somma media che dichiara è di circa 1.700 euro al mese, addirittura 1.800 nelle regioni del Nord Italia.
Più di altre forme di finanziamento, il prestito per ristrutturazione presenta significative variazioni nella richiesta tipo a seconda della regione italiana che prendiamo in considerazione: l’impatto di questi prestiti sul totale delle domande presentate è nettamente più alto a Sud. Se isoliamo, infatti, solo le regioni del Mezzogiorno la percentuale di domande sale in maniera netta, passando dal 13 al 17%, con un picco del 20% in Calabria e del 18% in Puglia. Di contro, in regioni come il Trentino Alto Adige la percentuale è ferma al 5%.
Questo dato è interpretabile alla luce di più fattori: innanzitutto, la disponibilità di immobili più grandi – appartenenti magari ai genitori o ai nonni – che si riesce a dividere in più unità abitative; in secondo luogo, la maggiore “stanzialità” dei cittadini del Sud Italia, meno inclini al trasloco di quelli del Centro e del Nord Italia. I due fattori, insieme, spiegano il perché nelle regioni del Mezzogiorno ci sia questa maggiore attenzione, che si unisce alla domanda di importi leggermente più elevati (17.500 euro, con la Sicilia prima in classifica con i suoi 19.500 euro) nonostante lo stipendio medio dichiarato in fase di preventivo sia più basso (1.500 euro).
Le domande per questa tipologia di finanziamento arrivano molto più dagli uomini: se è vero che in Italia questi hanno, in media, stipendi più elevati rispetto alle donne, si comprende il perché ben il 71% dei preventivi arrivi da soggetti di sesso maschile; evidentemente, fare affidamento su un reddito più elevato permette di ottenere con più facilità un prestito abbastanza ingente, cosa di cui ha bisogno chi sta per ristrutturare casa.
«Se l’accesso al credito e l’ottenimento di un mutuo si fanno sempre più difficili – dichiara Marco Giorgi, Direttore Marketing di Prestiti.it – gli Italiani si adeguano e quando non riescono a comprare un nuovo immobile provano a migliorare quello che possiedono già: da qui si spiega come, nonostante la crisi, la percentuale di chi chiede questo finanziamento non accenni a diminuire. Con importi inferiori rispetto a quelli tipici di un mutuo è più semplice ottenere una somma adeguata per riammodernare la propria abitazione».

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