La ‘casa del futuro’ del Politecnico di Bari

Si tratta – rende noto il Politecnico – di una casa autonoma che può assicurare il benessere termico senza alcun impianto di riscaldamento convenzionale (caldaia e termosifoni) perché sfrutta la somma degli apporti passivi di calore dell’irraggiamento solare trasmessi dalle finestre, dal calore generato internamente dai comuni elettrodomestici e dagli occupanti, ricorrendo a fattori fondamentali come l’isolamento termico, l’assenza di ponti termici, l’elevata impermeabilità all’aria, il controllo della ventilazione, l’esposizione solare, la forma, i materiali costruttivi del territorio. Gli impianti di climatizzazione e di riscaldamento rappresentano un fattore altamente inquinante perché producono gran parte delle emissioni dei gas e di ossido di carbonio (CO2). Nell’ambito delle ricerche sul risparmio energetico applicato, la facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e il Formedil-Bari (Ente per la Formazione Professionale in Edilizia delle Provincie di Bari e Bat), hanno da tempo avviato una collaborazione e realizzato la costruzione di questa struttura eco-sostenibile sperimentale, autosufficiente, denominata ‘Astonyshine’. Il prototipo è il risultato della collaborazione scientifica fra la facoltà di Architettura del Politecnico di Bari e l’Ecole Nationale Superieur d’Architecture (ENSA) Paris-Malaquais che sta curando una variante dello stesso progetto per dimostrare la versatilità tecnologica della casa. Ammessa per la prima volta a partecipare, l’Italia potrà sperimentare il proprio know how in materia di sostenibilità ambientale per produrre un edificio adatto al proprio contesto climatico, economico e sociale e proporre un modello mediterraneo di costruzione sostenibile.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

EVENTI, Mostre

Le ultime notizie sull’argomento