In 3 anni perso un quarto delle attività

Una situazione che sembra destinata a subire un’ulteriore accelerazione negativa. Questo il quadro allarmante presentato oggi a Napoli dall’Osservatorio CNCE (Commissione Nazionale Casse Edili) in occasione della prima Conferenza nazionale del Sistema Bilaterale delle Costruzioni, patrocinata dall’Inail. Un crollo di attivita’ con effetti drammatici sul piano dell’occupazione. Il presidente della CNCpt, Marco Garantola, ha sottolineato cone ”Secondo i dati dell’Osservatorio – che monitora circa l’80% del sistema e che a sua volta rappresenta circa la meta’ del totale dell’occupazione registrata – solo nel 2011 la perdita occupazionale ha riguardato 70.000 lavoratori.
E’ realistico pensare che rispetto al 2008 oggi nelle costruzioni si siano perduti piu’ di 300.000 posti di lavoro e considerati i dati della Cassa integrazione straordinaria altri 200.000 potrebbero scomparire a breve”.

Pessimo il dato di febbraio che registrra un crollo del 28% delle ore lavorate, scese a 33.966.181 dalle 47.064.227 dello stesso mese del 2011.
Anche considerando l’emergenza meteo che ha attanagliato il Paese nella prima parte dell’anno, il dato resta impressionante.
Soprattutto perche’ viene confermato dal calo del numero di imprese e operai iscritti alle Casse edili, che rappresenta un indicatore piu’ strutturale e meno congiunturale.
”A febbraio del 2012 – ha aggiunto il Vicepresidente della CNCE Massimo Trinci – la quota di operai iscritti a 84 Casse Edili monitorate e’ diminuita del 12% rispetto allo stesso mese del 2011, passando da 420.207 a 367.710, con una perdita di oltre 50.000 addetti. Sulla base di questo dato e’ possibile stimare che in un anno, all’interno del sistema bilaterale delle costruzioni, siano stati espulsi non meno di 70.000 operai.
Considerato che in questo sistema rientra circa il 50% del totale dell’occupazione del settore stimato dall’Istat e riguarda le imprese piu’ strutturate, e’ ipotizzabile che soltanto nel 2011 nell’edilizia siano scomparsi almeno 150.000 posti di lavoro”.

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