Premio “Domus Restauro e Conservazione”, premiati i vincitori

Il 28 marzo 2012, nella prestigiosa cornice di Palazzo Tassoni, sede della Facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara, si è svolta la cerimonia di assegnazione della seconda edizione del Premio Internazionale di Restauro Architettonico “Domus Restauro e Conservazione”.
Il Premio, promosso da Fassa Bortolo in collaborazione con la facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara, è nato dalla volontà di far conoscere l’opera di progettisti ed imprese specializzate, che abbiano saputo interpretare in modo consapevole i principi conservatori nei quali la comunità scientifica si riconosce.

Anche in questa seconda edizione, i risultati hanno superato le aspettative: hanno preso parte alla manifestazione ben 90 partecipanti (39 professionisti per la sezione “opere realizzate” e 51 neo-laureati per la sezione “tesi di laurea, dottorato o specializzazione”) provenienti da numerosi paesi.
La partecipazione di paesi europei ed extraeuropei, dove il restauro architettonico è ancora una pratica poco esplorata, costituisce un motivo d’orgoglio per la manifestazione, che si accinge ad affermarsi come punto di riferimento del settore in ambito internazionale. A testimonianza della buona espansione della manifestazione, si contano per la prima volta esponenti del restauro asiatici con interessanti proposte provenienti dall’India e da Singapore.

Ha presieduto la commissione il Prof. Giovanni Carbonara (Direttore della “Scuola di Specializzazione in Beni Architettonici e del Paesaggio” dell’Università di Roma), affiancato da rappresentanti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Arch. Gisella Capponi) e del mondo accademico (Prof. Ascensión Hernàndez Martínez, Prof. Riccardo Dalla Negra, Prof. Marcello Balzani) con l’intenzione di rappresentare al meglio la molteplicità di istanze presenti nel mondo della disciplina.

L’intervento vincitore per la sezione opere realizzate è il restauro della Torre Bofilla a Bétera, a Valencia (Spagna), condotto da Fernando Vegas e Camilla Mileto e dall’impresa di restauro UTE Freyssinet-Blauverd.
Le medaglie d’argento assegnate: per la conservazione del complesso del Nagaur Fort, Rajastha (India), per l’intervento presso Il vecchio Archivio Nazionale a Stoccolma (Svezia) ed infine per gli interventi di restauro e musealizzazione nella basilica di Santo Stefano Rotondo, a Roma.
Altre 4 menzioni speciali qualificano l’alto livello degli interventi pervenuti.

La partecipazione delle tesi di laurea al concorso ha consentito di apprezzare una realtà composta da neoarchitetti e neoingegneri che, con distinte sensibilità ed approcci differenti, hanno saputo confrontarsi presentando contributi originali.
Il bilancio è senz’altro positivo sia in termini di partecipazione che rispetto ai risultati attesi: i progetti selezionati hanno il merito di presentare in modo chiaro il processo analitico svolto, secondo un metodo che con coerenza si mostra aggiornato alle riflessioni della disciplina.

Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.premiorestauro.it

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