Edilizia, Lazio: dalle banche finanziamenti per la costruzione di centri commerciali nel Centro e Sud Italia

Le specializzazione degli istituti consente di sostenere i progetti in grado di ripagare l’investimento. Il dato è emerso durante l’incontro e organizzato dai gruppi Giovani imprenditori edili dell’Ance Lazio e dell’Acer con Antonio Mazza, direttore generale di Aareal Bank, istituto tedesco presente in Italia dal 1995 e specializzato in finanziamenti immobiliari.
Pur restando fermi i vincoli imposti dal sistema di garanzie di Basilea 3, la conoscenza approfondita degli interventi da realizzare permette di far entrare in gioco altri parametri nell’esame dei singoli progetti. È così che nel 2011 si sono potuti sovvenzionare programmi edilizi di successo, per lo più centri commerciali e uffici. Soprattutto nel nostro Paese.
“L’Italia ha rappresentato lo scorso anno il primo branch al mondo per volume d’affari per il nostro istituto – ha spiegato Antonio Mazza -. Questo è stato possibile perché la nostra specializzazione in operazioni immobiliari strutturate ci consente una valutazione migliore del cliente e ci tutela contro possibili default”.
Nella Penisola l’istituto ha erogato prestiti finalizzati principalmente alla costruzione di centri commerciali, che rappresentano il settore che offre maggiori garanzie. Il sistema di rating della banca tedesca non si basa infatti soltanto sulle procedure standard, ma considera soprattutto la capacità dell’immobile di generare il reddito necessario a ripagare il finanziamento. È stato così possibile andare contro la tendenza generalizzata a concedere denaro soltanto agli operatori che presentano una capacità economica elevata e ottimi rating e quindi in grado in imbarcarsi in progetti con leve basse e spread fuori mercato. “Nel caso dei centri commerciali in particolare, a garantire le operazioni sono l’analisi costi – ricavi, la solvibilità dei soggetti coinvolti e la presenza di più conduttori all’interno delle strutture da edificare – ha precisato Mazza -. Questo ci consente di trovare soluzioni finanziarie alternative che prevedono una copertura che arriva anche fino al 100% del costo di costruzione a fronte del possesso del terreno edificabile”.
Si tratta di una garanzia non indifferente per i costruttori. “Mettere l’operazione al centro della valutazione della banca consente di far arrivare le erogazioni fino in fondo. Troppo spesso infatti assistiamo al blocco della concessione dei finanziamenti durante i lavori, con il conseguente blocco dei cantieri – ha dichiarato Alessandro Cardellini, presidente del gruppo Giovani imprenditori edili dell’Acer -. Non solo, la presenza in banca di figure preparate permette anche all’istituto di distinguere tra progetti fallimentari e operazioni sicure”.
Ne consegue una richiesta precisa dei giovani costruttori al sistema bancario. “Una maggiore specializzazione degli uffici consentirebbe a molte imprese di riavviare le loro attività, non solo nel settore del real estate. Si pensi ad esempio alle grandi opere e al project financing – ha concluso Lorenzo Sette, presidente del gruppo Giovani imprenditori edili dell’Ance Lazio -. La disponibilità di personale dedicato, capace di giudicare la fattibilità delle opere, rilancerebbe interi settori che sono fermi al palo. E ci permetterebbe di allinearci con quanto succede in altri Paesi europei, come la Germania”.

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