Osservatorio Previsionale 2012 – 2013 e l’Analisi dei bilanci di settore

Nel pomeriggio di oggi, presso la Sala Conferenze di Confindustria Ceramica, si è tenuto il convegno “L’industria ceramica si confronta con il mercato nazionale ed internazionale”.
L’evento, moderato dal Direttore Generale di Confindustria Ceramica Armando Cafiero, ha visto le relazioni di Stefano Bolognesi, Presidente della Commissione per le Statistiche e le Attività Editoriali, e di Giuseppe Schirone, business consultant manager di Prometeia, a cui è seguita una tavola rotonda composta dal Presidente di Confindustria Ceramica Franco Manfredini, dal Direttore Generale di BPER Luigi Odorici e del professor Marco Fortis dell’Università Cattolica.  
L’analisi sulll’industria ceramica italiana è partita dalle statistiche sulle vendite in Italia e sulle esportazioni al 30 settembre 2011, che evidenziano un fatturato estero in crescita del +3,88% a fronte di introiti sul mercato nazionale in flessione del -2,36%.
Una analisi che, per la prima volta, è stata affrontata verificando il comportamento delle imprese a seconda della propria dimensione aziendale e, rispetto ai mercati di destinazione, la dinamica delle vendite a seconda delle diverse fasce di prezzo.   
L’Osservatorio Previsionale, che come consuetudine ha delineato le prospettive congiunturali ed il commercio internazionale di ceramica per il biennio 2012 – 2013 sui principali mercati di sbocco, ha analizzato per la prima volta la dinamica di medio termine relativa ai diversi prodotti che concorrono a livello mondiale al rivestimento delle superfici residenziali.
Da questo è emerso che nel 2010 la ceramica copre il 36,1% dei volumi di mercato, il legno il 15,5%, la pietra il 5,1%, la moquette il 28,4% e gli ‘altri prodotti’ il 14,8%. Significativa è stata poi l’analisi relativa agli effetti delle imposizioni dei dazi sull’importazioni in Europa di ceramica cinese, che ha confermato una flessione pari al 34% del fatturato medio ante dazi e che una consistente fetta sia stata acquisita da aziende italiane.
E’ stata consegnata anche l’Analisi dei Bilanci delle aziende ceramiche 2008 – 2010, utile strumento di approfondimento finanziario.  
La successiva tavola rotonda si è invece maggiormente soffermata su temi quali il percorso ed i rischi connessi alla non creazione di un Europa Politica, la natura e le nuove peculiarità di questo nuovo rallentamento dell’economia mondiale che segue la crisi del 2009, i vincoli esterni europei posti al sistema del credito nazionale, i fattori di competitività necessari affinchè l’industria ceramica nazionale possa riprendere il proprio cammino di crescita, il supporto che il sistema bancario intende dare ad un tessuto di piccole e medie imprese vocate all’export, il nuovo posizionamento strategico delle imprese e dei distretti made in Italy nel rinnovato contesto internazionale. 

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