Piano casa Puglia, disponibili 97 milioni

I soggetti destinatari degli interventi, per lo più con locazioni a canone concordato o a canone sociale, sono i nuclei familiari a basso reddito, anche monoparentali o giovani coppie, anziani in condizioni svantaggiate, studenti fuori sede, soggetti sfrattati non per morosità e immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale ovvero da almeno cinque anni nella medesima regione.

Il Piano nazionale di edilizia abitativa, corredato dagli accordi di programma regionali – sottoscritti, ieri mattina, presso il Ministero delle Infrastrutture – prevede 4 linee di finanziamento: risorse dello Stato e degli enti locali; fondi privati; agevolazioni a cooperative edilizie e imprese e programmi di promozione di edilizia residenziale sociale. Per il primo e per l’ultimo punto il Ministero delle Infrastrutture ha ripartito tra le varie Regioni circa 378 milioni di euro. Alla Puglia è stata assegnata la somma di 25 milioni euro, altri 29 milioni euro provengono da fondi regionali per i contributi alle imprese cooperative, 15 milioni da risorse comunali e di altri enti pubblici e 28,5 milioni da privati pugliesi per 1608 nuove costruzioni e 421 recuperi. Alla Basilicata vanno circa 3,6 milioni di risorse statali per la costruzione di 32 alloggi (20 a Potenza e 12 a Matera) di edilizia sovvenzionata da parte delle Ater e circa 10 milioni di fondi regionali per realizzare 330 alloggi di edilizia agevolata da parte delle imprese di costruzione, da individuarsi con avviso pubblico della Giunta regionale.

A firmare l’Accordo con Marcello Arredi, Direttore per le Politiche Abitative del Dicastero delle Infrastrutture, per la Puglia c’erano il governatore Nichi Vendola e l’assessore regionale alla Qualità del Territorio Angela Barbanente, per la Basilicata, l’assessore alle Infrastrutture Rosa Gentile. «Gli alloggi che forniamo sono realizzati in base a principi di sostenibilità ambientale per dare una risposta alla domanda di case ma anche alle istanze di una migliore qualità della vita», sottolinea Vendola. Mentre Barbanente ricorda il percorso per individuare le città pugliesi ad alta intensità abitativa quali destinatarie delle risorse del Piano, con «un programma che privilegia l’affitto a lungo termine e contiene interventi cantierizzabili per fornire una riposta immediata ai bisogni dei cittadini». Cioè si è data priorità alle proposte già presentate in occasione di precedenti bandi, anche se non finanziate per insufficienza di risorse, quali le 36 case popolari di nuova costruzione a Carbonara (Iacp di Bari, 3,8 milioni di contributo ammesso); i 60 alloggi dello Iacp di Taranto al quartiere Paolo VI (5,5 milioni); i 45 dello Iacp Foggia, Borgo Croci-Pru Ordona (4,4 milioni di euro); i 24 a via Padre di Bari, a Barletta (3 milioni di contributo al Comune). Per la riqualificazione di case a canone sostenibile, invece, i Comuni di Brindisi e di Lecce sono già stati ammessi a un contributo pari a 10 milioni di euro.

Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it

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