Edilizia italiana: dal Feg 3,9 milioni di euro

Per il Commissario Ue per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, László Andor, «il settore dell’edilizia in Italia ha risentito duramente degli effetti della crisi economica e finanziaria e per chi è rimasto disoccupato ritrovare un lavoro è difficile».

La Commissione europea ha allora proposto di concedere all’Italia aiuti del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per un importo complessivo di 3,9 milioni di euro. Il finanziamento, cui si aggiungeranno i 2,1 milioni di euro del contributo nazionale, contribuirà a far ritrovare un impiego a 528 lavoratori licenziati da imprese di costruzione, per lo più piccole imprese, delle province di Trento e Bolzano.

La proposta sarà ora sottoposta all’approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri Ue. La domanda italiana di intervento del Feg si riferisce a 643 licenziamenti in 323 Pmi operanti nel settore dell’edilizia nel Trentino Alto Adige, regione in cui il settore edilizio rappresenta un’importante fonte di occupazione: il settore contribuisce per il 15% circa al Pil regionale e rappresenta l’8,6% dell’occupazione nel Trentino e l’8% nell’Alto Adige.

Su un totale di 643 lavoratori licenziati, sono 528 quelli per i quali il reinserimento nel mercato del lavoro si presenta più difficile e a cui sono diretti gli aiuti del Feg.

Il pacchetto di interventi Feg comprenderà servizi di consulenza e di orientamento individualizzati per i lavoratori, valutazione delle competenze e ricollocamento professionale, coaching, formazione generale e riqualificazione, formazione professionale individuale, tutoraggio dopo il reinserimento nel mondo del lavoro e il versamento di indennità di presenza e di sussistenza.

I settori interessati dagli interventi del Feg sono venticinque: automobile (Austria, Belgio, Germania, Francia, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia); tessile (Belgio, Italia, Lituania, Portogallo, Spagna); abbigliamento (Malta, Lituania, Slovenia, Spagna); edilizia (Irlanda, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Spagna); costruzione specializzata (Irlanda); architettura e ingegneria (Irlanda); macchine e attrezzature (Danimarca, Germania e Polonia); industria tipografica (Paesi Bassi); elettronica (Austria, Paesi Bassi, Portogallo); commercio al dettaglio (Repubblica ceca, Grecia, Spagna); telefonia mobile (Finlandia, Germania); metalli di base (Austria, Bulgaria); apparecchi domestici (Italia, Lituania); informatica (Irlanda); costruzione navale (Danimarca); industria del mobile (Lituania); carpenteria e falegnameria (Spagna); ceramica (Spagna, Italia); pietre e marmi (Spagna); cristalleria (Irlanda); industria della calzatura (Portogallo); editoria (Paesi Bassi); commercio all’ingrosso (Paesi Bassi); manutenzione aeronautica (Irlanda); autotrasporto (Austria).

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento