Ance: il 2012 potrebbe essere il quinto anno di crisi

”Nel quinquennio 2008-2012 – prosegue Buzzetti – gli investimenti nel settore si ridurranno del 22,3%. Di fronte a questo scenario, non è più rimandabile una seria assunzione di responsabilità da parte di tutti, a cominciare dalla classe politica, per salvaguardare il patrimonio industriale di migliaia di imprese e quello umano di centinaia di migliaia di lavoratori”.
”Ci aspettavamo un minimo di aiuto per l’industria edilizia come è avvenuto in tutti i paesi – aggiunge il numero uno dei costruttori – perchè interessa 80 settori industriali e ha 3 milioni di occupati.
Tre anni fa avevamo chiesto un piano di opere di riqualificazione del territorio e di intervento sulle scuole da 3 miliardi di euro, fondi che ci sono stati dati ma che sono poi stati ritirati per esigenze finanziarie.
Bisogna riconoscere che abbiamo ottenuto una serie di provvedimenti urbanistici importanti come il piano casa che pero’ avrebbero bisogno di un rilancio da parte dei sindaci”.
Adesso c’è attesa per le misure sulla crescita.
”Siamo in impaziente attesa – conclude Buzzetti – ma per il momento non sappiamo molto. Sulle infrastrutture abbiamo proposto diverse cose, soprattutto dei miglioramenti normativi perche’ di soldi non se ne parla. Sempre sul piano delle piccole opere di sistemazione del territorio, credo che in qualche modo si debba iniziare a farle. L’abbiamo chiesto ma finora non abbiamo ottenuto nulla”.
Fonte ANSA

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