Il “Sasso”, nuovo Palazzetto dello Sport a Lamezia Terme

E’ stato firmato in questi giorni il contratto per il progetto preliminare e definitivo del Palazzetto dello Sport tra il Comune di Lamezia Terme e lo studio milanese Vittorio Grassi Architetto & Partners (vincitore del Concorso Internazionale di Progettazione indetto dal Comune di Lamezia Terme).

A meno di un anno dai risultati del bando di concorso si dà un avvio concreto ai lavori per la realizzazione del Palazzetto. E’ il segnale della grande volontà dell’Amministrazione comunale nel portare avanti la costruzione di un progetto architettonico che è innovazione funzionale, tecnica e strutturale nonché estetica e formale.
Fin da subito il progetto immaginato da Vittorio Grassi Architetto & Partners colpisce per la forma aerodinamica che ben si integra nell’ambiente naturale: fluida e asimmetrica come un “sasso” del litorale levigato dal mare e dal vento.
“Con il progetto definitivo – ha detto il Sindaco Gianni Speranza – e l’avvio dei lavori che mi auguro possano partire al più presto, si compie un passaggio importante per la concreta realizzazione dell’opera. Il Palazzetto dello Sport darà un nuovo volto alla nostra città e potrà diventare un punto di riferimento a livello regionale non solo per lo sport ma anche per la musica e i grandi eventi”.

“Lamezia Terme rappresenta la testimonianza di una città del Sud che si propone come laboratorio di buone prassi amministrative e politiche, sostenute da una costante riflessione culturale e civica, per l’affermazione dell’interesse pubblico” – ha commentato l’Architetto Vittorio Grassi, capogruppo del team di progettazione.
“Oltre alla redazione del progetto del Palazzetto dello Sport” – continua Vittorio Grassi – “nel bando è stato chiesto di predisporre anche uno studio di fattibilità per una Cittadella dello Sport, a conferma della grande lungimiranza della giunta comunale”.
Il Palazzetto dello Sport, il “Sasso” disegnato da Vittorio Grassi Architetto & Partners, si estende su una superficie di 8.000 mq, all’interno di un’area di 5 ettari, e grazie alla particolare forma fluida e asimmetrica, diventa funzionale agli eventi sportivi, ai concerti o altre manifestazioni come congressi e incontri.
La capienza della struttura è di 4.000 posti a sedere, ampliabile fino a 5.000 posti grazie a tribune mobili estensibili sul parterre.
Il progetto è concepito per soddisfare precisi criteri funzionali come l’ottimizzazione della visibilità e della prossimità degli spettatori al campo da gioco, la separazione degli accessi dedicati al pubblico e agli atleti, la fruibilità delle palestre e degli spazi accessori per l’utilizzo quotidiano, unitamente a una particolare attenzione alle performance energetiche e acustiche dell’edificio.
Oltre all’aspetto tecnico e strutturale, il nuovo Palazzetto dello Sport si propone di diventare un punto di riferimento per tutto il meridione per quanto riguarda gli sport per disabili.
Destinatari della nuova struttura potranno essere infatti anche gli atleti diversamente abili, per i quali sono stati predisposti spazi dotati di specifici requisiti dimensionali e di arredi in grado di rendere la pratica sportiva a livello agonistico una realtà possibile anche per questa categoria di utenti.
Il Palazzetto presenta inoltre caratteristiche che lo rendono conforme ai requisiti per lo svolgimento di manifestazioni sportive di livello internazionale.
Dall’idea di una struttura leggera, capace di soddisfare i requisiti sismici, e di un volume aerodinamico, per lo sfruttamento della ventilazione naturale, è nata dunque una forma fluida e asimmetrica, che ricorda un sasso del litorale lametino.
Nella forma aerodinamica si leggono chiaramente i riferimenti e le influenze del paesaggio naturale circostante: una “petra” levigata dal mare e dai venti.
Il masterplan per la Cittadella dello Sport sviluppata nelle aree circostanti il Palazzetto si pone l’obiettivo principale di dare luogo a un intervento unitario attraverso l’imposizione di un ordinamento spaziale complessivo.
La possibilità da parte del Palazzetto di fare parte in futuro di un complesso a vocazione sportiva di più ampio respiro costituisce un’opportunità senza precedenti per promuovere dinamiche virtuose di sviluppo sociale e culturale.

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