Confindustria Anie: 2010-2011 prosegue il lento cammino di uscita dalla crisi

Il 2010 è stato un anno di luci e ombre per l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana rappresentata da Confindustria ANIE, che ha intrapreso un graduale cammino di uscita dalla crisi.
I venti della ripresa internazionale hanno fornito linfa al recupero settoriale, in analogia a quanto avvenuto per i restanti comparti manifatturieri.

Dopo l’accentuata flessione evidenziata nel biennio precedente, il volume d’affari aggregato dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana è tornato a crescere: +4,9% a prezzi correnti nel 2010, per un valore vicino ai 56 miliardi di euro. Le due macroaree – Elettrotecnica ed Elettronica – hanno mostrato andamenti sostanzialmente allineati. L’Elettronica ha registrato la variazione positiva più sostenuta del fatturato aggregato (+5,9% nel 2010 a fronte di una corrispondente flessione del 18,3% nel 2009). Anche l’Elettrotecnica, l’area che negli ultimi anni aveva sostenuto maggiormente la crescita settoriale, è ritornata in territorio positivo: +4,3% la variazione del fatturato aggregato nel 2010 (-13,6% la corrispondente variazione nel 2009), per un valore complessivo pari a oltre 36 miliardi di euro.

Grazie a tali andamenti, nel 2010 l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana ha rafforzato il ruolo espresso in ambito europeo: dalle imprese elettrotecniche italiane origina il 12,8% del giro d’affari aggregato dell’Unione Europea a 27 Stati; dalle imprese elettroniche il 7,5%.

Nel 2010 il contributo più significativo alla ripresa dell’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana è stato fornito dal canale estero, dopo la battuta d’arresto indotta dalla caduta dei flussi commerciali mondiali nell’anno precedente. Oltre il 45% del giro d’affari complessivo origina per i settori ANIE dalle vendite oltreconfine, una quota destinata ad aumentare nei prossimi anni per effetto dei crescenti fenomeni di riposizionamento competitivo sui mercati esteri. Tutto ciò si è tradotto a fine 2010 in un incremento complessivo dell’export settoriale a due cifre (+10,5% rispetto all’anno precedente).

Nel dettaglio delle due macro aree, le esportazioni dell’Elettrotecnica ammontano nel 2010 a 18,3 miliardi di euro, con un incremento dell’8,8% rispetto al 2009, grazie in particolare al contributo dei comparti Cavi (+29,3%), Componenti e Sistemi per Impianti (+24,4%) e Distribuzione Energia (+19,7%). Sostegno alla domanda rivolta a tali comparti è stato fornito soprattutto dall’incremento degli investimenti e dai fenomeni di industrializzazione e urbanizzazione nei mercati emergenti.

L’Elettronica, che nel periodo pre-crisi aveva mostrato una minore dinamicità nell’agganciare spunti di crescita oltreconfine, ha tratto particolare beneficio dal riavvio delle catene di fornitura e dai legami intra-firm nelle filiere produttive globali, esprimendo in chiusura d’anno una crescita delle vendite estere del 15,2%. L’area ha beneficiato soprattutto dell’andamento della Componentistica Elettronica (+29,6%) e dell’Automazione e Misura (+15,1%).

Si mantiene più debole il contributo del canale domestico (+4,4%). La scarsa vivacità degli investimenti infrastrutturali nel territorio nazionale – in mercati strategici come l’energia, i trasporti e le comunicazioni – depotenzia la domanda rivolta alle tecnologie ANIE e sottrae sostegno alle imprese proprio nei settori più avanzati ed innovativi.
La perdurante fragilità degli investimenti nel settore delle Costruzioni, che segue un decennio espansivo, penalizza i segmenti dell’offerta ANIE che si rivolgono prevalentemente verso tale mercato di sbocco.

Il cammino di uscita dalla crisi per i settori ANIE non può dirsi ancora concluso. Nonostante i primi segnali positivi, i livelli di attività restano lontani di oltre 20 punti percentuali da quelli pre-crisi. Le difficoltà congiunturali continuano a riflettersi anche sui livelli occupazionali, relativi in particolare alla forza lavoro meno qualificata.
Le forti oscillazioni nei prezzi delle principali commodity impiegate nel processo produttivo si ripercuotono negativamente sui margini delle imprese ANIE e sottraggono risorse preziose per gli investimenti più strategici.

“Il 2010 è l’anno in cui l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana ha intrapreso un graduale percorso di uscita dalla crisi – ha dichiarato il Presidente di Confindustria ANIE Guidalberto Guidi – Significativo è il contributo che i settori ANIE – i comparti più innovativi e tecnologici all’interno del manifatturiero nazionale – hanno fornito in corso d’anno alla ripresa industriale italiana. Non va dimenticato un aspetto importante. Le tecnologie ANIE ricoprono un ruolo abilitante e pervasivo per l’innovazione nei restanti settori industriali e nelle reti infrastrutturali più strategiche per il Paese e possono essere quindi definite strumenti della trasformazione dell’intero sistema produttivo nazionale. Dopo lo slancio inatteso del primo semestre 2010, il cammino intrapreso dalle nostre imprese oltre la crisi – ha proseguito il Presidente Guidi – si mantiene irto di difficoltà e tende a snodarsi a piccoli passi, fra arretramenti e nuove risalite, in risposta a un quadro macroeconomico ancora instabile”.

“Fra i punti di luce che hanno caratterizzato il 2010 – prosegue ancora Guidi – occorre rilevare l’elevata capacità di resistenza e di rinnovamento espressa dalle imprese ANIE, che non sono rimaste inerti di fronte alle sfide congiunturali e strutturali, ma hanno rapidamente adottato i cambiamenti tecnologici e organizzativi richiesti dal mercato. L’espansione internazionale alla ricerca di nuovi bacini di domanda ha innescato processi virtuosi, come testimonia la progressiva crescita dell’export”.

“Fra le ombre – ha concluso il Presidente Guidi – occorre segnalare che le perdite subite dalle imprese elettrotecniche ed elettroniche per effetto della crisi non sono state ancora pienamente recuperate e che, nel frattempo, nuove incognite sono emerse nello scenario globale. I principali fattori che hanno frenato la crescita dei settori ANIE nel 2010 si identificano nella costante debolezza del mercato interno, penalizzato dalla carenza di investimenti infrastrutturali, e nelle tensioni non risolte sul fronte internazionale, fra cui si annovera la crescente instabilità nel mercato delle materie prime”.

Nel primo semestre del 2011 l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana rappresentata da Confindustria ANIE ha mantenuto il percorso di recupero delle perdite subite nel biennio 2008-09, facendo registrare una crescita del volume d’affari aggregato del 5,0% a valori correnti, sostanzialmente allineata alle tendenze espresse nel 2010. Dopo la vivace performance settoriale evidenziata a inizio anno, nel secondo trimestre 2011 sono emersi tuttavia alcuni segnali di rallentamento.

Nel dettaglio delle due macro aree, a inizio 2011 è stata l’Elettronica a mostrare un andamento più dinamico, beneficiando dell’onda lunga della ricostituzione delle scorte nei settori clienti a valle. Le tendenze emerse negli ultimissimi mesi segnalano, invece, il ritorno a tradizionale guida dello sviluppo settoriale dell’Elettrotecnica (+6,0% la variazione del fatturato totale nel primo semestre 2011 rispetto al corrispondente periodo del 2010).

Anche nella prima parte del 2011 è stato prevalentemente l’export a sostenere il cammino di uscita dalla crisi delle imprese ANIE, seppure a un tasso di crescita più contenuto rispetto a quello sperimentato nel 2010 (+7,0% l’aumento su base annua nei primi sei mesi dell’anno in corso). E’ l’Elettrotecnica a mostrare un passo più deciso anche sul fronte estero (+8,0% la variazione delle esportazioni nel confronto con il corrispondente periodo del 2010), grazie al prosieguo degli investimenti sulle reti infrastrutturali nei mercati più dinamici.

Nel 2010 e nei primi mesi del 2011 la costante debolezza del mercato interno ha continuato ad agire da ostacolo allo sviluppo dei settori ANIE in fase di uscita dalla crisi. Pur in un quadro di diffusa criticità, stanno emergendo anche sul fronte nazionale alcune indicazioni di lieve miglioramento.

A differenza delle tendenze registrate a inizio anno, il segnale proveniente dagli ordinativi sembrerebbe indicare un primo recupero – seppur debole – della domanda interna nei prossimi mesi, riferibile in particolare ai comparti dell’Elettrotecnica.

L’analisi del portafoglio ordini fornisce indicazioni contrastanti sulla tenuta della ripresa nei settori ANIE in corso d’anno. A partire dal secondo trimestre 2011 si nota in particolare un rallentamento per l’Elettronica, che aveva mostrato una vivace performance nel periodo precedente. Si mantengono più deboli le prospettive per quei segmenti dell’offerta, che sono sfavoriti dalla bassa dinamicità dei consumi pubblici e privati nel mercato interno. Forti incognite rendono più incerto lo scenario in cui operano le imprese nei principali mercati di sbocco europei ed extra europei.

Secondo i più recenti dati pubblicati dall’ISTAT e relativi alle grandi imprese (con più di 500 addetti), nel primo quadrimestre 2011 le tendenze occupazionali nei settori ANIE si mantengono negative, pur mostrando un rallentamento del ritmo di caduta che potrebbe far presagire un andamento meno critico nei prossimi mesi (-0,9% la variazione al confronto con i primi quattro mesi del 2010 per l’Elettronica e -1,4% per l’Elettrotecnica; -1,6 nella media del manifatturiero).

“Nella prima metà del 2011 l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana prosegue nel graduale percorso di superamento della crisi, grazie ancora una volta al contributo del canale estero. Questo risultato deve molto – ha affermato Guidalberto Guidi – alla capacità delle imprese elettrotecniche ed elettroniche più virtuose, innovative e globalizzate, di cogliere importanti spunti di ripresa oltreconfine, in particolare in quei nuovi mercati extra UE che rappresentano oggi il motore dello sviluppo economico mondiale. Fra questi si annoverano l’America centro-meridionale, i Paesi BRIC e l’Est Europa, aree in cui si sono orientate diffusamente le strategie di diversificazione dei mercati di sbocco portate avanti dagli operatori settoriali”.

“Al contrario, si riflette negativamente sulla domanda estera rivolta alle tecnologie ANIE – ha proseguito il Presidente Guidi – la difficile situazione nordafricana, regione in cui le imprese avevano acquisito significative opportunità di crescita e in cui, in molti casi, è venuta meno la continuità degli investimenti programmati nel periodo precedente, anche in settori strategici come l’energia e i trasporti”.

“Le attese per la seconda parte del 2011 restano incerte – ha concluso il Presidente Guidi – condizionate a una effettiva accelerazione degli investimenti nel territorio nazionale ed a una tenuta della ripresa nei mercati esteri più dinamici. Le tensioni che sono emerse a livello nazionale e internazionale nel periodo più recente accrescono i timori delle imprese per un rallentamento del ritmo di recupero in chiusura d’anno ”.

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