I vincitori del concorso “Un guscio per vivere in sicurezza ed armonia

Il concorso di idee “Un guscio per vivere in sicurezza ed armonia” è organizzato da Poliespanso con il patrocinio del Politecnico di Milano-Polo Territoriale di Mantova, dell’Ordine degli Architetti di Mantova, del Collegio Costruttori Edili – ANCE Mantova, dell’Associazione Nazionale per l’Isolamento Termico e acustico.

La Commissione è risultata così composta:
– Sergio Cavalieri (Presidente Ordine Architetti di Mantova);
– Federico Coghi (Rappresentante Collegio Costruttori di Mantova);
– Elena Mussinelli (Professore Straordinario del Politecnico di Milano);
– Fabrizio Schiaffonati (Professore Ordinario del Politecnico di Milano);
– Alberto Zacché (Amministratore delegato di Poliespanso srl).

I membri della Commissione, dopo aver preso attenta visione di ogni progetto, hanno espresso le loro valutazioni con riferimento ai criteri sanciti dal bando. E’ seguito un approfondito dibattito basato sul confronto delle diverse opinioni espresse dai singoli Commissari che ha portato la Commissione giudicatrice ad esprimere un giudizio unanime sui progetti vincitori e relative motivazioni:

1° Premio al progetto “Un guscio alla luce del sole”
Autori: Arch. Marianna Bragaglia (1984)
Motivazione
La proposta presenta una organica articolazione dello spazio interno ed una interessante distribuzione delle funzioni, apprezzabile anche per la sua coerenza rispetto alle questioni ambientali ed energetiche. Trattazione esaustiva ed adeguata degli aspetti tecnico costruttivi operata attraverso un uso completo ed efficiente delle componenti tecnologiche del sistema Plastbau di Poliespanso.

2° Premio assegnato al progetto “Le Mur épais”
Autori: Archh. Francesco Cianfarani (1982), Luca Arcangeli (1979), Michela Ekstrom (1983), Tiziana Proietti (1983)
Motivazione
La proposta si distingue per il notevole controllo formale in coerenza con l’impianto tipologico e la connotazione materica dell’involucro. Il modulo base consente una molteplicità di aggregazioni a scala urbana, interessanti anche per quanto riguarda i rapporti che si instaurano tra spazi esterni ed interni all’alloggio. Attenzione ai temi del risparmio energetico ed efficace utilizzo del sistema costruttivo Plastbau di Poliespanso.

3° Premio assegnato al progetto “5 aspetti diversi”
Autori: Archh. Nicola Radice (1977), Anna Bialy (1981) con la collaborazione di Attilio Romanò (1978).
Motivazione
La proposta si caratterizza per l’efficace controllo di una soluzione tipologica innovativa e complessa nella sua articolazione interna, verificata anche sotto il profilo della sua aggregabilità per dar luogo ad edifici pluriplano. Attenzione ai temi del risparmio energetico, attraverso un uso corretto delle caratteristiche prestazionali del sistema costruttivo Plastbau di Poliespanso.

La Commissione inoltre, avendo constatato l’elevato numero di partecipanti (81), nonché il notevole impegno e l’interessante qualità delle altre proposte presentate, all’unanimità ha deciso di attribuire anche una menzione speciale ai seguenti progetti:

Menzione al progetto “Life? Underground”
Autori: Leonardo Fatuzzo (studente)
Motivazione
La proposta si distingue per l’originalità della soluzione tipologica che mette in particolare risalto gli aspetti di inserimento del manufatto nel paesaggio.

Menzione al progetto “Plastb-house”
Autori: Riccardo Brunoni (studente), Matteo Fiorini (studente), Massimiliano Nardi (studente).
Motivazione
La proposta si distingue per la correttezza della soluzione tipologica e per l’originale trattamento di facciata utilizzando la tecnologia Plastbau di Poliespanso.

Menzione al progetto “Ekohouse”
Autori: Dott. Arch. Luca Aldrighi (1983), Dott. Ing. Brunelli Massimo (1984).
Motivazione
La proposta si distingue per la particolare cura degli aspetti legati al risparmio energetico ed il corretto utilizzo del sistema costruttivo Plastbau di Poliespanso.

Menzione al progetto “Caleidoscopio”
Autori: Albiel Dina (studentessa), Gorni Francesca (studentessa), Tacconi Angela (studentessa)
Motivazione
La proposta si distingue per la flessibilità tipologica e la morfologia complessiva dell’impianto distributivo.

Menzione al progetto “C House”
Autori: Arch. Chiara Garavelli (1984), Ing. Vincenzo Di Stefano (1976), Arch. Gianpaolo Mauri (1982),
Motivazione
La proposta si caratterizza per la suggestiva ed efficace interpretazione dell’involucro a guscio che modella il rapporto tra spazio interno ed esterno sia nella soluzione singola sia in quella aggregata.

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