Gazzotti a Palazzo Fava

L'imponente palazzo bolognese affrescato dai Carracci negli ultimi anni del '500 è recentemente diventato centro espositivo d'eccellenza e nei suoi spazi (di oltre 2600 metri quadri) sono allestite mostre di opere provenienti dalle collezioni della Fondazione Carisbo e da altre raccolte pubbliche e private.
Negli spazi delle sale di Palazzo Fava, l'architetto Angelo Micheli  ha scelto Gazzotti per la realizzazione dei pavimenti: come spiega l'architetto stesso “la scelta dei parquet Gazzotti è stata determinata dalla qualità naturale del materiale, che rispetta, con le sue peculiari qualità intrinseche l'anima del luogo”.
“La posa del parquet – prosegue Micheli – è stata realizzata al primo piano (Piano Nobile) in diagonale rispetto all'andamento della stanza, mentre al secondo e al terzo piano la posa è a correre”. 
Sia all’ammezzato, che nei piani principali, il parquet Rovere Vintage si pone quindi in continuità rispetto all'ambiente, creando un’atmosfera fluida e rilassante.
Posato sulla fascia perimetrale degli ambienti, Vintage è stato determinante per congiungere due tecniche di montaggio differenti, unendo assieme elementi disposti trasversalmente rispetto alla parete e in diagonale con inclinazione a 45°, congiunte da una soglia a T.
Grazie all'eleganza e alla rifinitura naturale del  materiale, il parquet diventa elemento strutturale elegante e raffinato che dialoga con il luogo, esaltandone la bellezza e il valore. Affrescato al piano nobile dai giovani Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, Palazzo Fava, ospita il primo importante ciclo di affreschi della loro carriera.
Nella sala dedicata a Giasone, capolavoro della pittura seicentesca, i tre artisti rivoluzionarono la tradizionale concezione di partitura narrativa, rappresentando più azioni all'interno dello stesso riquadro e toccando momenti di assoluta modernità stilistica.

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