Milano: dopo 30anni il nuovo PGT

Tra i provvedimenti contenuti nella “rivoluzione urbanistica” del nuovo Piano sono previsti 22 nuovi parchi, 9 linee della metropolitana in più, 30.000 alloggi a prezzi calmierati, 18 milioni di metri cubi di costruzioni in aree oggi abbandonate, come gli ex scali ferroviari o le caserme fino a zone oggi periferiche come via Stephenson.
È proprio nell’area nord-ovest della città che il nuovo Pgt prevede la costruzione di 50 grattacieli adibiti a uffici che, grazie alla vicinanza con il futuro sito dell’Expo, cancelleranno capannoni e campi rom. Ecco quindi il “volto sostenibile” di un Pgt che non dovrebbe consumare nuovo territorio, ma far crescere Milano recuperando aree degradate come 7 scali ferroviari, 5 caserme del demanio, zone del Comune e private. …All’ex scalo Farini il modello è Manhattan con un Central Park che occupa il 60% dell’area e grattacieli equivalenti a 19 Pirelli. …Gli indici edificatori potranno essere scambiati attraverso una speciale borsa delle contrattazioni e trasferiti da una parte all’altra della città, in virtù del principio che a Milano si potrà densificare solo negli ambiti serviti dalle infrastrutture del trasporto pubblico. …Il provvedimento, fortemente voluto dall’assessore allo Sviluppo del territorio Carlo Masseroli, ha avuto infatti il via libera con i soli voti della maggioranza, mentre l’opposizione ha abbandonando l’aula al momento dello scrutinio e ha annunciato di ricorrere al Tribunale amministrativo regionale. Per arrivare all’approvazione definitiva entro la scadenza tassativa del 14 febbraio, il Comune ha liquidato con una quarantina di votazioni l’esame delle 4.765 osservazioni dei cittadini.

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