SAEM, chiusura in grande stile

Con queste parole il direttore di Eurofiere, Alessandro Lanzafame, saluta il Salone dell’edilizia del Mediterraneo, che stasera chiude i battenti, riproponendosi di tornare l’anno prossimo con la passione e la grinta che hanno caratterizzato quest’edizione.
Ultima giornata ricca di iniziative, quella di oggi, che ha visto puntare i riflettori sulla Bioarchitettura, grazie al seminario di Ecos3 e Associazione Spazi contemporanei (presidente Giovanni D’Amico, direttore tecnico Fabrizio Russo) che ha visto attorno al tavolo dello sviluppo sostenibile, importanti attori che operano sul nostro territorio con una filosofia ben precisa: «Ogni intervento, sia piccolo che grande, sia pubblico che privato, sia di nuova realizzazione che di recupero, è un’occasione per fare architettura nel rispetto dell’ambiente». Il convegno – moderato dalla giornalista Grazia Calanna – dopo i saluti di Vittorio Virgilio della Aforis, ha visto diverse riflessioni sul tema della bio-edilizia, dei nuovi modelli dell’abitare sostenibile, dei criteri di progettazione impiantistica improntata alla riduzione dei consumi e dei materiali bio-compatibili. Ha partecipato, tra gli altri, l’assessore provinciale alle Politiche dell’Ambiente e Territorio Domenico Rotella che, dopo aver portato i saluti del presidente della Provincia Regionale di Catania Giuseppe Castiglione,ha sottolineato «l’occasione offerta da Saem per discutere di argomenti di grande attualità, che servono a edificare il futuro sulla base dei principi di rispetto e ed eco-innovazione». Tanti gli argomenti affrontati: dai sistemi di impermeabilizzazione per coperture e facciate ventilate in materiali composti riciclabili ai sistemi di isolamento in sughero; dagli infissi certificati agli impianti di riscaldamento a pannelli radianti; dall’illuminazione Led per interni ai sistemi domotici, passando per l’integrazione tra sistemi fotovoltaici, solari-termici e geotermici. All’interno di questa cornice, si è svolto inoltre il Premio Bio-compatibile, coordinato dall’architetto Francesco Ferrara: è stata Witti Mitterer – cofondatore dell’Istituto nazionale di Bioarchitettura – a consegnare la targa italiana che premia l’edilizia rispettosa del clima, della salute e dell’ambiente psicofisico dell’uomo, in alternativa a quello meramente funzionalista che ha generato decenni di speculazione immobiliare. Le industrie selezionate dopo un’attenta riflessione in linea con le ricerche condotte in questo ambito, sono state: “Rofix Spa” (menzione speciale) per la linea CalceClima e la Premix Spa Sistema natural. La cerimonia si è conclusa con l’intervento programmato di Santi Spartà dell’Irma, l’Istituto di ricerca medica e ambientale unico nel Sud Italia a eseguire i referti di biocompatibilità su prodotti e componenti edilizi.

Si è concluso così, con una pennellata di verde – sinonimo di ambiente e soprattutto di speranza – il Saem 2010: «Questa edizione – conclude Lanzafame – più degli altri anni, per noi è stata una scommessa. In un momento di crisi economica, dove il mercato si ritrae e dove si fanno i conti con la calcolatrice in mano, siamo riusciti ancora una volta, da un lato, a far convergere gli espositori verso la nostra piazza di scambio, dove transitano importanti operatori e consulenti del settore; dall’altro, a convogliare e convincere con il nostro prodotto “fiera” migliaia di visitatori che, anche questa volta, hanno scoperto grazie al Salone dov’è e com’è orientata l’innovazione».

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