Expo diffusa e sostenibile

Il progetto Expo diffusa e sostenibile (EDS) è un progetto di ricerca realizzato dal Politecnico di Milano – Dipartimento di Progettazione dell’Architettura, con il contributo della Fondazione Cariplo – Area Ambiente, sotto la direzione scientifica del professor Emilio Battisti. Si propone di mettere in rete le iniziative che soggetti pubblici e privati stanno avviando in vista dell’Expo del 2015 con l’obiettivo di favorire le possibili sinergie a vantaggio della qualità delle ricadute territoriali che si potranno avere anche dopo la manifestazione.

Il progetto EDS vuole offrire alla società e alle istituzioni una visione complessiva delle opportunità che Milano e la Lombardia esprimono e una strategia di riuso sostenibile delle risorse (territoriali, storico monumentali e culturali) per rispondere a bisogni e domande sociali di una metropoli che possa dirsi tale.

EDS offre, a tutti coloro che condividono questa visione, uno spazio di partecipazione e collaborazione on line (www.eds.dpa.polimi.it), di incontro e confronto tra gli attori che vogliono o stanno già realizzando progetti rilevanti, e in alcuni casi essenziali, per costruire questo territorio sostenibile.

La piattaforma EDS, oltre a diffondere contenuti, avanzamenti e risultati della ricerca, serve ad agevolare il censimento dei luoghi in cui i progetti più creativi potranno lasciare un’eredità duratura e a favorire contatti, relazioni e collaborazioni tra associazioni, imprese, professionisti, ricercatori e pubblica amministrazione per realizzare i progetti di maggiore interesse.

Obiettivi
Il principale obiettivo del progetto EDS è offrire un quadro di riferimento territoriale, sociale ed economico per orientare interventi e investimenti in vista dell’Expo del 2015, mettendo a fuoco gli obiettivi da perseguire e costruendo strumenti per favorirne il raggiungimento.
Il progetto prevede di:
• offrire uno scenario di sviluppo territoriale sostenibile che possa concretizzarsi in ciò che definiamo l’“armatura della futura metropoli sostenibile”;
• identificare i luoghi con la migliore vocazione a realizzare progetti di eccellenza che esprimano contenuti innovativi rispetto ai temi dell’Expo offrendoli ai suoi visitatori in modo adeguato, completo ed efficace;
• individuare una rete di progetti minori e complementari ai “progetti eccellenti” per dar luogo a sistemi di interventi tra loro integrati, con un ruolo determinante nella riqualificazione ambientale e per lo sviluppo economico, sostenibile e duraturo di un ambito territoriale esteso;
• delineare modelli innovativi di partnership tra attori pubblici e privati, metterli a punto e sperimentarli attraverso la cooperazione diretta tra i soggetti che operano nei diversi contesti locali in cui si sviluppano i progetti;
• avviare, a partire dalla riqualificazione diffusa del territorio e dalla valorizzazione delle sue eccellenze, luoghi, risorse e saperi, un processo più ampio di ri-definizione del ruolo internazionale e dell’identità urbana di Milano e della Lombardia.

Il valore aggiunto del progetto Expo diffusa e sostenibile nasce dalle competenze interdisciplinari del suo gruppo di lavoro e dalla partecipazione di una Comunità di attori e soggetti che insieme facilitano l’accesso a iniziative, esperienze e opportunità non note o sottovalutate a chi ha un’idea, un progetto o un interesse ad investire.

La scelta di una piattaforma di partecipazione e collaborazione online nasce per:
• far emergere progetti risorse e competenze disponibili nei contesti locali dal confronto con le realtà territoriali e con le comunità che ne compongono il tessuto sociale, offrendone un quadro complessivo quale strumento per promuovere e coordinare i progetti;
• aprire un canale di relazione tra gli attori coinvolti nei progetti, di consultazione e confronto sulle politiche di sviluppo e coordinamento degli interventi, e insieme favorire la partecipazione e monitorare l’interesse per gli stessi da parte dei cittadini e delle istituzioni.

Gli strumenti
Il progetto Expo Diffusa e Sostenibile offre strumenti utili a individuare e definire lo scenario nel quale inserire ipotesi di progetto e studi di fattibilità e li rende disponibili attraverso una piattaforma di partecipazione e collaborazione on line:
• una mappa territoriale interattiva, vero e proprio archivio conoscitivo georeferenziato in progress delle “opportunità” distribuite sul territorio regionale e anche oltre i suoi confini;
• un catalogo (schede sintetiche di presentazione e database) consultabile e implementabile di luoghi, iniziative e attori e delle loro reciproche relazioni, in cui poter effettuare ricerche avanzate;
• una Comunità di soggetti capaci di trasformare le opportunità in interventi contraddistinti dalla sostenibilità in tutte le accezioni, collaborando all’interno di “TAVOLI” di lavoro che riuniscano tutti i soggetti coinvolti in “progetti pilota” di particolare interesse;
• una selezione di casi internazionali che possano offrire ad operatori pubblici e privati ulteriori strumenti per: innovare i meccanismi di finanziamento e le procedure amministrative per realizzare i progetti; comprendere i vantaggi dell’organizzare un Grande Evento diffondendo le manifestazioni non solo a scala metropolitana ma all’interno di una grande regione interconnessa.

Le fasi
Entro la fine del 2010, il progetto EDS prevede, articolandosi in tre fasi successive, di:
1) descrivere, con schede sintetiche di presentazione:
• le condizioni specifiche degli ambiti suscettibili di intervento rispetto:
– alle sedi adatte ad ospitare le manifestazioni in occasione dell’Expo del 2015 e agli attori interessati a promuoverle
– alle potenzialità di valorizzazione del sistema culturale, paesaggistico e ambientale locale;
– agli obiettivi di rafforzamento dei collegamenti con la rete dei trasporti pubblici e della mobilità
Ciclopedonale;
• i progetti previsti per questi ambiti in relazione:
– ai contenuti, ai temi progettuali e agli obiettivi perseguiti
– all’eredità sul territorio dopo l’Expo
– ai requisiti di eco-efficienza e di eco-sostenibilità
2) fornire un’ipotesi procedurale e un abaco tipologico di interventi ecosostenibili di riqualificazione fisica e ambientale, volti all’efficienza e all’autosufficienza energetica, su edifici e spazi urbani;
3) verificare e ottimizzare il funzionamento degli strumenti offerti dalla piattaforma di partecipazione e collaborazione on line che si prefigge di costituire un supporto di confronto e lavoro fino al 2015.

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