Federprogetti: Rapporto su Filiera dell’ingegneria e dell’impiantistica industriale, civile e infrastrutturale

Ricavi complessivi nel 2009 pari a 137 miliardi di euro, in lieve calo rispetto ai 145 miliardi di euro dell’anno precedente; occupazione sostanzialmente stabile, 305 mila addetti nell’intera filiera nonostante la crisi che ha coinvolto il sistema economico globale; preconsuntivo di tenuta per il 2010 con possibilità di crescita in alcuni settori. Questo è quanto emerge dal II Rapporto Annuale Federprogetti presentato oggi in Assolombarda, alla presenza del Vicepresidente di Confindustria Edoardo Garrone e del Presidente di Assolombarda Alberto Meomartini.

In generale, dallo studio emerge che le Società aderenti alla Federazione, nonostante il perdurare della congiuntura macro economica che ha investito il sistema globale negli ultimi due anni, hanno registrato nel corso del 2009 risultati in linea con l’anno precedente confermando una buona tenuta dell’intera filiera e con attese positive per gli anni a venire, grazie alla radicata presenza sui mercati internazionali.

Sul totale dei ricavi della federazione (137 miliardi), circa 113 miliardi di euro derivanti dai settori dell’impiantistica industriale, civile e infrastrutturale, mentre la quota restante riguarda beni e servizi destinati alla vendita diretta. Rispetto al dato del 2008, anche nel caso dei ricavi strettamente impiantistici si registra una flessione di circa il 6%.

Lo studio, condotto dal Centro Studi Fedeprorgetti, analizza questo dato sulla base di 3 criteri: settori merceologici, “modalità di lavoro” e mercato geografico di destinazione.

Con riferimento ai 10 settori merceologici* di destinazione delle attività produttive, il segmento dell’Oil&Gas, Chimica e Petrolchimica, con ricavi pari a 29 miliardi di euro, rappresenta circa il 26% del totale, seguito dall’Impiantistica Elettrotecnica ed Elettronica che, con ricavi per 26 miliardi di euro, incide sul dato complessivo per circa il 23%. Il comparto dell’Energia Elettrica contribuisce al volume complessivo dei ricavi con 18 miliardi di euro (circa il 16%), l’Edilizia con 11 miliardi di euro (circa il 10%), l’Industria Manifatturiera con 10 miliardi di euro (circa il 9%), i Trasporti con oltre 9 miliardi di euro (circa l’8%), l’Impiantistica Termoidraulica e la Protezione Ambientale, con 2 miliardi di euro (circa il 2%) del totale.

La classificazione sulla base delle “modalità di lavoro” evidenzia che i ricavi prodotti dal segmento dei “componentisti” rappresentano il 74% circa del totale, il segmento dei Main Contractor pesa per circa il 20%, il comparto del Montaggio Impianti incide sul dato complessivo per il 4 % circa, mentre l’ingegneria contribuisce con circa il 2%.

Infine, con riferimento al mercato geografico di destinazione della produzione, dallo studio emerge che nel 2009 più del 52%, pari a circa 59 miliardi di euro, è stato conseguito all’estero. Nel 2008 tale percentuale era del 58% (69 miliardi di euro). La flessione della componente estera dei ricavi è dovuta principalmente al rallentamento economico registrato in Medio Oriente e Asia nonché nell’area europea. Riguardo la composizione geografica dei ricavi esteri, il 26% è stato conseguito in Europa (esclusa l’Italia), il 12% in Asia e Oceania, l’8% in Africa e il restante 6% tra Nord, Centro e Sud America.

Un ulteriore elemento di grande rilevanza è il dato occupazionale che registra una flessione molto contenuta rispetto allo scorso anno (-3%). Federprogetti impiega circa 305 mila addetti di cui il 70-75% nel segmento dei componentisti (in cui si è concentrata la maggiore contrazione occupazionale), il 15-20% nel segmento dei Main Contractor e la parte restante negli altri comparti.
Il rapporto descrive, inoltre, la sintesi di un’indagine conoscitiva svolta su un campione composto da grandi società di ingegneria impiantistica e grandi produttori di componenti d’impianto che rappresentano circa il 18% dei ricavi globali della Federazione. Il questionario alla base dell’indagine ha riguardato i trend dei ricavi e dell’occupazione per il 2010. Dalle risposte emerge che, a fine 2010, le aziende dovrebbero registrare una generale tenuta dei volumi di ricavi complessivi, con probabili aumenti per alcuni comparti impiantistici, nonché una discreta tenuta, nell’insieme, di nuovi ordini e del portafoglio residuo, con una relativa stabilità dell’occupazione.

Con riferimento all’occupazione, il 55% delle aziende intervistate ha dichiarato di aver affrontato l’aspetto occupazionale e di prevedere prevalentemente un incremento dell’organico. La restante parte prevede comunque una stabilità occupazionale. Le indicazioni provenienti dalle aziende circa il personale sono positive e sottolineano l’importanza della filiera a sostegno del tessuto sociale e produttivo e della sua proiezione internazionale, un pilastro fondamentale della crescita dei prossimi anni.

“L’analisi dei dati 2009 proposta in questo Secondo Rapporto annuale – ha commentato Fabrizio Di Amato, Presidente Federprogetti – mostra come, nonostante il perdurare dell’incertezza nel quadro economico, la filiera sia stata in grado di reggere e continuare a crescere sui mercati internazionali. Intendiamo fronteggiare le sfide della competizione globale da una posizione di leadership. Il ruolo attivo che la nostra federazione sta giocando nel processo di internazionalizzazione e l’impegno continuo sul terreno dell’innovazione, intesa non solo in termini tecnologici ma anche gestionali e organizzativi, consentono di affermare che l’ingegneria e l’impiantistica italiana si confermano un’eccellenza nel mondo”.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento