L’Architetto del XXI secolo

Verranno da Milano, Udine, Roma, Torino, Firenze, Pisa, Genova, Ancona e perfino da Beirut, e saranno chiamati al confronto, ponendosi domande e cercando le risposte: sono gli architetti del XXI secolo.
È dell’architettura “corsara” come arte di frontiera, di quella figura professionale a metà strada tra tecnico, geografo, storico e umanista, che si parlerà venerdì 17 settembre all’hotel Imperiale di Taormina (via Circonvallazione 11) in occasione del convegno nazionale “Il ruolo dell’architetto nel XXI secolo”. Una giornata di dibattito e aggiornamento che avrà inizio alle ore 10 e continuerà fino al pomeriggio.

Formazione, definizione delle competenze, incentivi, riforma normativa, comunicazione: a partire da questi temi-chiave si svilupperà una rete di interventi che vedrà protagonisti i principali “attori” dello scenario architettonico post-moderno.
A riunirli, in questa occasione, la Consulta regionale degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori guidata da Rino La Mendola e i due Ordini professionali di Catania e Messina – presieduti da Luigi Longhitano e Gaetano Montalto – con il patrocinio del Comune di Taormina.
«Lo scopo è quello di fare il punto sull’attuale status dell’architetto, nella sfera professionale e sociale – spiega il presidente Longhitano – e per farlo è necessario sentire la voce di chi, ogni giorno, è chiamato a stare sul campo, tenere le fila del sistema e produrre le condizioni favorevoli per il benessere della nostra categoria. La valorizzazione del ruolo dell’architetto deve passare attraverso un’azione politica e di divulgazione d’impatto, di cui gli Ordini professionali devono farsi carico, perciò riunirli attorno allo stesso tavolo è già un segnale forte e un buon punto di partenza per porre in atto una vera “riforma della professione”».
Dunque, si preannuncia una nuova “stagione” per la professione dell’architetto, basata su una profonda revisione del quadro normativo, su una corretta retribuzione delle prestazioni, sull’attivazione dei processi di internazionalizzazione, sulla qualità delle prestazioni: «Gli architetti sono tra i pochi professionisti a vantare una formazione completa – sottolinea il presidente Montalto – riuscendo a coniugare l’aspetto tecnico a quello estetico e umanistico: tuttavia si scontrano con uno scenario che dal punto di vista dell’offerta formativa, della sovrapposizione delle competenze, delle misure economico-fiscali e delle opportunità di lavoro – soprattutto per i più giovani – non è in linea con le loro capacità e con il riconoscimento da parte della società».

Dopo i saluti del sindaco di Taormina Mauro Passalacqua, l’apertura dei lavori spetterà al presidente della Consulta regionale Rino La Mendola, cui seguirà l’introduzione dei due presidenti degli Ordini di Catania e Messina. Interverranno: Riccardo Bedrone (presidente Ordine Torino), Antonio Bugatti (presidente Ordine Firenze), Giorgio Cacciaguerra (presidente Ordine Udine), Giuliano Colombini (presidente Ordine Pisa), Giorgio Parodi (presidente Ordine Genova), Joseph Zaaour (consigliere ordine ingegneri e architetti di Beirut), Pasquale Piscitelli (presidente Federazione Ordini Architetti delle Marche), Amedeo Schiattarella (presidente Ordine Roma), Daniela Volpi (presidente Ordine Milano), con la partecipazione del vicepresidente aggiunto del Consiglio nazionale degli Architetti PPC Luigi Cotzia. Al termine del dibattito le conclusioni saranno affidate al presidente del Consiglio nazionale degli Architetti PPC Massimo Gallione.

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