Pronti a partire per ricostruire L’Aquila

Cento ragazzi in tutto, per ricostruire il comune di San Pio delle Camere, venti chilometri da L’Aquila e un desolante panorama di distruzione. È il progetto finanziato con 200 mila euro dalla Regione Toscana e rivolto ai laureandi di Architettura e Ingegneria degli Atenei di Pisa e Firenze. A giugno partiranno i primi 25 giovani studenti selezionati. La commissione incaricata di vagliare i curricula mandati dai tanti ragazzi che hanno partecipato al bando pubblicato due settimane fa, renderà nota la graduatoria entro la fine del mese, al massimo per la prima settimana di giugno. In tutto saranno 50 i giovani futuri ingegneri e architetti che la prossima estate avranno la possibilità di trascorrere 45 giorni in una delle zone più colpite e meno ricordate dal sisma del 6 aprile 2009 (il secondo gruppo di 25 partirà a settembre).

IL PROGETTO
Il progetto, che assegna una borsa di studio di 2000 euro a ciascun ragazzo, ha durata biennale e nel 2011 coinvolgerà altri 50 studenti. Al centro del lavoro dei laureandi ci sarà soprattutto la frazione di Castelnuovo, quasi interamente cancellata dal terremoto e già oggetto di sopralluoghi da parte di alcuni docenti della facoltà di Architettura di Firenze. I “giovani esperti” prescelti si troveranno faccia a faccia con il mestiere che hanno deciso di fare nella loro vita. Di fronte alle macerie del terremoto dovranno mettere in pratica tutto quello che hanno imparato sui libri. Valutazione del danno, studio di vulnerabilità sismica e ipotesi di ricostruzione: questi gli step dello studio che saranno chiamati a compiere. L’assegnazione di queste cento borse di studio è l’ultima iniziativa della Regione, nell’ambito di un programma di formazione studenti avviato già nel 2009 e incoraggiato dalle attività che il Gruppo di Ricerca del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale (DICeA) dell’Università di Firenze ha svolto a Castelnuovo a partire dai giorni immediatamente successivi al sisma.

LE TESI SU CASTELNUOVO
Attività che il 18 settembre 2009 hanno portato anche alla firma di un protocollo di Intesa tra la frazione colpita e il Gruppo Dicea, allora diretto dal Professore Andrea Vignoli. «Gli studi compiuti in collaborazione con la Protezione civile nazionale – spiega l’ingegnere Barbara Ortolani, nel team di Vignoli insieme ai colleghi Emanuele Del Monte, Andrea Borghini e Michele Rizzo – saranno alla base della ricostruzione di Castelnuovo secondo criteri antisismici e nel totale rispetto delle peculiarità architettoniche tradizionali del borgo». Un lavoro a cui hanno partecipato, dal 18 settembre al 30 ottobre 2009, anche dieci laureandi della facoltà di Ingegneria di Firenze. Quattro di loro il prossimo luglio si laureeranno. L’argomento delle tesi è proprio Castelnuovo. E chissà che, una volta nominati ingegneri, non vi facciano ritorno.

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