La ceramica prova a risalire la china

Presentati all'assemblea generale di Confindustria Ceramica i dati della trentesima Indagine statistica nazionale sulle piastrelle. Crescono esportazioni e fatturato
Il 2010 registra, nei dati consuntivi delle esportazioni del primo trimestre, una crescita che sfiora il 2 per cento e un'inversione di tendenza rispetto al 2009.
Il settore ceramico sta giocando la carta della ristrutturazione aziendale e settoriale, arrivando a definire una nuova fisionomia dell'industria, più idonea ai mutati scenari internazionali.
 
L'export primo trimestre 2010
Nel primo trimestre 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009, i volumi esportati hanno raggiunto i 69,5 milioni di metri quadrati (+1,7 per cento) per un fatturato complessivo di 804,8 milioni di euro (+1,9 per cento). L'espansione riguarda esclusivamente i mercati extra Ue, dove la crescita è andata in doppia cifra (+11,2 per cento) grazie alle positive performance di Asia (+25,1 per cento) e Stati Uniti (+18,7 per cento). In flessione sono invece i mercati comunitari, dove i 40,2 milioni di metri quadrati risultano in flessione del 4,3 per cento e il fatturato in euro ha raggiunto i 481,2 milioni di euro (-2,8 per cento).
Ciò deriva da una tenuta sia nei mercati di maggior consumo di ceramica italiana (Francia -3,5 per cento; Germania -1,8 per cento) sia in quelli minori colpiti dalla bolla immobiliare, quali la Gran Bretagna (-1,6 per cento) o la Spagna, dove le esportazioni italiane sono addirittura cresciute (+4,5 per cento).

La struttura del settore nel 2009
L'Indagine statistica nazionale sull'industria delle piastrelle di ceramica evidenzia, al 31 dicembre 2009, la presenza in Italia di 181 imprese, quattordici in meno rispetto all'anno precedente, con una occupazione di 24.595, in calo del 6,7 per cento.
L'attività industriale avviene in 273 stabilimenti (17 unità in meno rispetto al 2008), dove sono attivi 508 forni. Nel corso del 2009 gli investimenti sono stati pari a 220,7 milioni di euro, in flessione del 27,4 per cento rispetto al 2008, ma pur sempre pari al 4,9 per cento del fatturato.

La produzione in Italia
Lo scorso anno sono stati prodotti 368 milioni di metri quadrati, con una flessione pari al 28,2 per cento. Relativamente al portafoglio prodotti, si conferma la leadership del gres porcellanato smaltato che, con 168,9 milioni di metri quadrati, copre ora il 45,9 per cento dell'intera produzione, seguito dal gres porcellanato non smaltato (96,5 milioni di metri quadrati), dalle monocotture (69,1) e dalla bicottura (29,3).

Fatturato e vendite di imprese operanti in Italia
Le quantità vendute nel corso del 2009 sono pari a 408,4 milioni di metri quadrati, con una flessione del 19,3 per cento. Le vendite tramite attività diretta sono diminuite del 16 per cento e costituiscono l'88,6 per cento del totale, il materiale commercializzato da imprese ceramiche è al 5,3 per cento (42,9 per cento), mentre le società commerciali intermediano il 6 per cento del totale.
In termini di mercati di destinazione, sono 127,6 i milioni di metri quadrati venduti in Italia (-15,6 per cento), che lievitano a 280,8 milioni di metri quadrati esportati, in calo del 20,9 per cento rispetto all'anno 2008.
A fine 2009 l'industria italiana delle piastrelle di ceramica ha perso un miliardo di euro, raggiungendo i 4.508 milioni di euro (-18,3 per cento). In valori assoluti, il fatturato derivante da vendite in Italia è pari a 1.253 milioni di euro (-14,9 per cento), mentre quello proveniente dall'esportazione ha raggiunto i 3.255 milioni di euro (-19,5 per cento).

Internazionalizzazione
Al 31 dicembre 2009 sono operative 19 società di diritto estero controllate o partecipate da 9 gruppi ceramici italiani, nelle quali l'occupazione raggiunge i 6.297 dipendenti (in calo del 9,7 per cento rispetto alla precedente rilevazione).
La produzione italiana di matrice estera è pari a 108,7 milioni di metri quadrati (-14 per cento). In dettaglio sono stati prodotti 28 milioni di monocottura (-23,9 per cento), il gres porcellanato smaltato ha raggiunto 40,6 milioni (-2,5 per cento), il gres porcellanato non smaltato raggiunge i 13,9 milioni di metri quadrati (-24,7 per cento) e la bicottura sfiora i 17 milioni (-13,2 per cento).
Il 75,2 per cento della produzione avviene in Paesi europei (-18 per cento in metri quadrati), la restante parte negli Stati Uniti. Le vendite complessive sono pari a 117,6 milioni di metri quadrati (-10,6 per cento) e hanno generato un fatturato di 875,9 milioni di Euro (-13).
 
Fonte Confindustria Modena

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