Ex Bormioli Rocco: demolizione al via

In relazione al contesto fortemente popolato in cui è ubicata l’area Ex Bormioli Rocco di via San Leonardo, l’attività sopra citata è stata e continuerà ad essere svolta in modo particolarmente accurato e dettagliato.
Nel corso dei monitoraggi, sono stati analizzati i potenziali rischi legati a rumore, vibrazioni e qualità dell’aria.
L’azienda novarese è specializzata in bonifiche e demolizioni sia civili sia industriali anche in ambito urbano.
Innumerevoli sono le esperienze simili caratterizzate da cantieri di grandi dimensioni in centro città e da ridotti tempi di esecuzione.
Solo per citare le più recenti, vanno ricordate la demolizione della ex fiera di Milano, dell’ex ospedale di Perugia, dell’ex palazzo della Provincia di Torino.
Il progetto di bonifica e demolizione dell’area della ex Bormioli Rocco ha, tra i suoi obiettivi principali, quello di ridurre al minimo i potenziali disagi per il quartiere, compresa una riduzione dei tempi di lavorazione.
Proprio la grande esperienza formatasi nel corsi di oltre 25 anni di attività su tutto il territorio nazionale permette a General Smontaggi di prevedere possibili difficoltà ed attuare le migliori soluzioni per porvi rimedio.
Un esempio concreto è rappresentato dalle opere di mitigazione del disagio del quartiere già realizzate.
Sono state ad esempio create barriere perimetrali di contenimento del rumore e delle polveri alte ben 6 metri che ridurranno drasticamente l’impatto acustico e di polveri del cantiere.
Sempre al fine di mitigare la potenziale dispersione di polveri, è stato previsto un impianto di lavaggio ruote dei mezzi che usciranno dal cantiere, mentre, in caso di necessità, delle spazzatrici ad acqua saranno attivate nelle zone di transito.
Durante tutta la durata della demolizione poi, General Smontaggi si avvarrà di cannon fog posizionati vicino all’area di lavoro, che avranno anch’essi lo scopo di abbattere ulteriormente le eventuali polveri generate dalla demolizione. Il cannon fog è un sistema di nebulizzazione dell’acqua con funzionamento analogo a quello dei cannoni spara neve delle piste da sci: l’acqua nebulizzata sull’area di lavoro cattura le particelle di polvere e le deposita a terra.
Inoltre al fine di confinare eventuali rifiuti, sono stati allestiti speciali depositi temporanei coperti e delimitati suddivisi per tipologia dei materiali. Infatti, la prima fase di attività consiste in un’asportazione preliminare e
selettiva di tutti quei materiali che possono essere riciclati o avviati in discarica.
Ad esempio vengono rimossi e conferiti in discarica separatamente i neon, il vetro, gli infissi in legno e la plastica.
Questa operazione viene tecnicamente definita “strip out” del manufatto. Lo stesso cemento armato, una volta demolito viene separato: l’armatura in ferro viene avviata al riciclo mentre la parte di laterizio e cemento viene “macinata” direttamente in cantiere con dei frantoi mobili che ridurranno le macerie in una frazione così piccola ed omogenea da poter essere utilizzata, ad esempio, come riempimento e per i sottofondi stradali.
Seguirà quindi la fase di bonifica vera e propria consistente nella rimozione delle lane minerali e del materiale contenente amianto.
I fabbricati da bonificare e demolire sono estremamente differenti per dimensione, forma e soprattutto materiali di costruzione, per cui saranno demoliti con mezzi e metodi tra loro diversi. L’altezza dei fabbricati rimane prevalentemente al di sotto dei 30 metri, per cui le attività di demolizione avverranno principalmente mediante mezzi meccanici dotati di martelli demolitori, pinze, frantumatori e cesoie. L’allestimento dei mezzi operativi varierà in funzione del materiale da demolire, sia esso lamiera, muratura o calcestruzzo.
La demolizione vera e propria, verrà eseguita con la tecnica definita “top down” cioè partendo dall’alto e scendendo mano a mano con i piani e asportando contemporaneamente le macerie dalle solette per evitare
di appesantirle troppo e non provocare crolli.
La demolizione sarà accuratamente seguita da personale
altamente specializzato.
Inoltre, per i fabbricati di maggiore altezza, verrà utilizzato un escavatore dotato di un braccio lungo speciale da demolizione.
In alcuni casi la demolizione sarà preceduta da tagli a filo diamantato soprattutto per separare in modo netto
le strutture da preservare costruite in aderenza a quelle oggetto di demolizione.
Nel corso delle attività in cantiere verranno utilizzate cinque macchine demolitrici tra cui due Komatsu 350 e un PMI 980 e gli uomini mediamente impegnati in cantiere saranno circa 10, per un totale di 8 mesi di lavoro.

General Smontaggi SpA opera dal 1984 in Italia e non solo nell’ambito delle demolizioni e delle bonifiche.
La società, con sede a Novara, è leader indiscussa del settore ed ha oltre 120 dipendenti sparsi nei 30 cantieri aperti contemporaneamente su tutto il territorio italiano. L’azienda ha, al suo attivo, centinaia di interventi spettacolari e di particolare difficoltà tecnica.
Vanno ricordati ad esempio la demolizione di due lotti
di circa 40 km con viadotti altissimi sulla Salerno – Reggio Calabria, la demolizione con micro cariche dell’ecomostro di Punta Perotti, nonché la bonifica e demolizione degli stabilimenti Syndial a Marghera e a Porto Torres e la bonifica dell’intera area ex IP di La Spezia.

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