Struttura Geologica e Sismica Regionale

L'istituzione di una Struttura Geologica e Sismica Regionale, ovvero una struttura tecnica specializzata per affrontare la prevenzione la messa in sicurezza del territorio. E' quanto sono tornati a chiedere oggi i Presidenti degli Ordini dei Geologi delle maggiori regioni italiane nel corso di un incontro organizzato per fare il punto della situazione ad un anno dal terremoto dell'Aquila.
"Da numerosi anni – ha detto Nicola Tullo presidente dell'ordine dei geologi d'Abruzzo – l'ordine regionale ha proposto, purtroppo inutilmente, alle varie amministrazioni regionali che si sono succedute, di destra e di sinistra, la costituzione di una Struttura Geologica e Sismica Regionale, occorre una struttura tecnica specializzata, che si occupi di tutte le problematiche geologiche, idrogeologiche, sismiche, dando assistenza tecnica e scientifica per la prevenzione dei rischi geologici e della difesa del suolo, che proponga leggi specifiche, che predisponga, tra l'altro, linee guida per gli studi geologici e sismici nei vari settori, che elabori carte tematiche aggiornate affinche' i vincoli posti per la tutela del territorio siano certi e non vessatori. Invece i geologi – ha proseguito Tullo – continuano ad essere quasi totalmente assenti nelle amministrazioni pubbliche abruzzesi come in tante altre realta' regionali".
Per il rappresentante dell'ordine dei geologi d'Abruzzo "a distanza di un anno dal terremoto nulla e' cambiato ne' in termini di organizzazione delle strutture regionali ne' in termini di normative a favore di una maggior sicurezza".
"Non siamo adeguatamente rappresentati alla Regione; la protezione civile regionale non ha nessun geologo in organico e questo spiega perche', in pasasto, nessuno ha potuto fare nulla quando questo territorio e' stato declassato da zona sismica 1 a zona sismica 2".
Sempre Tullo ha rimarcato come "nonostante il terremoto dell'Aquila abbia dimostrato ancora una volta quanto la conoscenza geologica sia importante, quanto l'effetto 'sito' sia stato determinante nella conta dei danni, il ruolo del geologo continua ad essere assolutamente secondario. Ordinanze poco chiare e linee-guida dalla discutibile utilita', sminuiscono la figura del geologo.
Il giudizio tecnico e l'esperienza – ha detto il presidente dell'Ordine dei geologi d'Abruzzo – vengono del tutto ignorati a favore di prescrizioni rigide, che non seguono alcuna logica di ottimizzazione e talora datate e incuranti dello stato dell'arte. Si doveva aspettare un terremoto cosi' disastroso per iniziare a parlare, in Abruzzo come in tante altre Regioni, di microzonazione sismica".
Per Tullo "in un Paese sismico come l'Italia, la microzonazione sismica deve essere resa obbligatoria per tutti i Comuni, dando alle amministrazioni fondi e precise direttive. I Comuni – ha concluso – devono essere messi in condizione di poter revisionare i propri strumenti urbanistici sulla base di un'accurata conoscenza geologica, geomorfologica e sismica del proprio territorio, ossia sulla conoscenza delle sue criticita', della sua vulnerabilita' e dei suoi pericoli reali".
Fonte AGI

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