Futurismo, arte concreta e oltre

La Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea, in collaborazione con il Museo Regina di Mede, presenta la mostra “REGINA. Futurismo, arte concreta e oltre”, ovvero l’intero percorso creativo della scultrice futurista lombarda Regina Cassolo Bracchi (Mede, 1894 – Milano 1974) dagli esordi degli anni venti alle ultime produzioni degli anni settanta, in una delle più complete antologiche mai realizzate, con oltre 140 opere tra sculture, disegni, taccuini e bozzetti, alcuni di questi assolutamente inediti e mai sino ad oggi esposti.

La rassegna è curata da Paolo Campiglio, con il patrocinio della Regione Lombardia – Culture Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Brescia – Assessorato alle Attività e Beni Culturali Valorizzazione delle Identità, Culture e Lingue locali e del Comune di Palazzolo sull’Oglio – Assessorato alla Cultura, Comune di Mede.
L’esposizione, articolata in sei momenti principali, è organizzata seguendo un percorso cronologico.
Gli anni della formazione e delle prime sculture, tra la fine degli anni venti sino all’inizio degli anni trenta, sono caratterizzati da una produzione ancora figurativa. Agli anni trenta appartengono invece le opere in alluminio ritagliato di ispirazione futurista e la produzione non figurativa, ed è proprio in questo periodo che, dopo aver conosciuto Marinetti nel 1931, Regina frequenta gli artisti del secondo futurismo milanese (Bruno Munari, Ricas, Cesare Andreoni e Giuseppe Scaini), firmando nel 1934 il Manifesto Tecnico dell’aeroplastica futurista e partecipando sino al 1940 a tutte le esposizioni di aeropittura.
Negli anni quaranta Regina procede verso una maggiore astrazione, come evidenziano i disegni relativi agli studi sui fiori e, forte di questa esperienza, negli anni cinquanta aderisce al Movimento Arte Concreta (MAC), giungendo a dematerializzare sempre più la scultura.
Nuovo è anche l’approccio ai materiali quali ferro, plexiglas, marmo e, in linea con le premesse del gruppo, appare l’adesione a un’estetica geometrica. Negli anni 1955 e 1957 Regina è invitata alla Biennale di San Paolo del Brasile, alla Prima rassegna italiana d’arte concreta, alla Biennale di Milano e alla Permanente. Negli anni sessanta continua le esperienze astratte e nel frattempo si interessa, con una serie di disegni e tavole, al linguaggio non verbale, ai suoni della natura e del paesaggio.

Futurismo, arte concreta e oltre
a cura di Paolo Campiglio
18 gennaio – 9 aprile 2010
Fondazione Ambrosetti Arte Contemporanea
Palazzo Panella | Palazzolo sull’Oglio, Brescia

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