Trionfo di Palladio a Barcellona

La mostra dedicata ad Andrea Palladio in corso al CaixaForum di Barcellona chiuderà domenica, dopo tre mesi e mezzo di apertura.
E i dati parlano già di un numero di visitatori che si colloca tra i 130 e i 140 mila, senza annoverare l’assalto finale che si sta consumando in questi giorni e che avrà il suo clou nel fine settimana. Proprio come avvenne nei primi giorni del 2009 a Vicenza, quando l’inverno imperversava e la fila era una costante fuori da Palazzo Barbaran da Porto per la mostra “Palladio 500 anni” che chiuse i battenti il 6 gennaio e il cui consuntivo finale sfiorò i 100 mila visitatori.
Quota raggiunta anche a Londra dove la mostra si trasferì successivamente.
Ma il trionfo di Barcellona, che registra ad oggi almeno 30 mila visitatori in più di Vicenza e della capitale inglese, è una sorpresa anche se si tratta di una metropoli. L’esposizione palladiana nella penisola iberica sta segnando il record in un periodo peraltro – come quello estivo – che gli addetti al settore non percepiscono come il migliore per la visita alle mostre in Spagna, diversamente da quello autunnale che è è considerato il vero e proprio momento d’oro.
Potenza della prima esposizione in assoluto che riguarda Palladio in terra spagnola. I giornali locali hanno benedetto l’evento, testimoniato da 5 centimetri di rassegna stampa.
E si guarda avanti. Oggi il direttore del Cisa Guido Beltramini sarà a Madrid per un incontro promosso dalla Regione Veneto: dopo Barcellona la mostra si trasferirà come da programmi nella capitale spagnola: ancora il Caixa Forum, ancora solida collaborazione tra Royal Academy of Arts di Londra e Cisa.
L’inaugurazione è stata fissata il 6 ottobre, prevista la partecipazione dell’ambasciatore italiano in Spagna Pasquale Terracciano a testimonianza dell’importanza dell’evento.
La mostra sarà allestita di fronte al Museo del Prado, considerata la più importante pinacoteca al mondo, in Calle Ruiz de Alarcón, posizione centralissima.
E la mostra del celebre scalpellino è destinata a diventare una meta obbligata per chi visiterà El Prado, se non altro per affacciarsi a capire attraverso vita, architettura ed eredità quali sono stati i suoi influssi sull’architettura spagnola fra Seicento e Settecento.
Guido Beltramini esamina le ragioni del successo: «È una mostra percepita per la gente, non per i professori e anche per questo ha avuto un grande impatto, proprio perché ci si può accostare a livelli diversi.
E continua ad essere un importante veicolo pubblicitario per il nostro territorio». Il direttore del Cisa usa prudenza, ma non si sottrae alle previsioni: «Mezzo milione di persone che entro gennaio avranno visitato le mostre del Palladio».
L’esposizione di Madrid deve ancora iniziare, ma le 150 mila presenze sono già stimate. Il 15 ottobre nella capitale è previsto anche l’arrivo della delegazione del consorzio di promozione turistica “Vicenza è”.

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