Mutui agevolati: 100 nuove città-quartiere per aiutare i giovani

Tre misure diverse che compongono il piano casa pensato dal governo con destinatari e scopi diversi: quello riservato ai proprietari di villette e palazzine, che a voler essere precisi non dovrebbe neppure chiamarsi piano casa, ma piano per il rilancio dell’edilizia. Quello destinato ad aiutare chi una casa non ce l’ha e prevede la costruzione di 100mila nuovi alloggi nei prossimi 5 anni e quello annunciato poco fa che prevede la realizzazione di 100 new town ovvero 100 nuove città-quartiere con alloggi da vendere alle giovani coppie a mutui agevolati.

Il piano casa “villette e palazzine”
12 regioni, dopo l’intesa con il Governo del 1° aprile, hanno varato delle leggi per disciplinare l’ampliamento o la ricostruzione degli edifici residenziali. Quindi ad esempio si potrebbe ampliare la veranda di una casa, ma va precisato che per qualsiasi intervanto bisogna comunque attendere quasi sempre la pronuncia dei comuni.

Il piano casa “100mila alloggi in cinque anni”
Questa misura risale a luglio scorso e ha l’obiettivo di realizzare 100mila case in 5 anni a favore di chi non riesce a sostenere la rata del mutuo. Per il momento il Governo ha stanziato 350 milioni di euro per l’edilizia sociale di cui 200 per i piani regionali d’emergenza e 150 per il sistema dei fondi immobiliari. A beneficiare di questo aiuto sono i giovani, anziani, famiglie sotto sfratto, immigrati che godranno in media di 3.500 euro per appartamento.

Il piano casa “100 new town”
La misura più recente, ma ancora da approvare definitivamente, è quella delle 100 new town. L’intento è quello di creare “insediamenti di case per i giovani, con pagamento di rate di mutuo più basse dei canoni di locazione di mercato”. Il piano prevede la costruzione di cento nuove città, da realizzare su aree demaniali, accanto ai capoluoghi di provincia, nelle quali si costruirebbero case pensate per quella fascia di popolazione, i giovani innanzitutto, che hanno più difficoltà ad acquistare un immobile sul mercato.
I nuovi alloggi, di circa 60-80 mq, potrebbero andare in affitto per un periodo determinato di anni, per poi essere riscattati attraverso un mutuo pari più o meno all’importo dell’affitto. La realizzazione a basso costo dovrebbe consentire di poter cedere agli inquilini gli appartamenti a un prezzo al di sotto dei valori di mercato, indicativamente 140-150 mila euro per 80 mq. Le abitazioni se pur se di dimensioni limitate, saranno dotate delle più moderne tecnologie e dovrebbero essere realizzate seguendo criteri di risparmio energetico.
Necessario anche il coinvolgimento delle banche per consentire di pagare rate mensili di mutuo accessibili anche a chi ha redditi bassi.

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