Miglioramento sismico per edifici di agibilità E

Sono stati firmati il 26 agosto dal Commissario delegato gli indirizzi per l’esecuzione degli interventi previsti dall’ordinanza n. 3790 del 17 luglio, che riguardano la riparazione con miglioramento sismico degli edifici con esito di agibilità E. Gli indirizzi in via di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale chiariscono e specificano gli aspetti tecnici del progetto e dell'esecuzione degli interventi, e sono essenzialmente dedicati ai progettisti.

Gli amministratori di condominio. Gli indirizzi chiariscono anche il ruolo degli amministratori o rappresentanti di condominio rispetto agli interventi sulle parti comuni e, in particolare, su tutta la struttura, ferma restando la possibilità per ogni proprietario di poter riparare i danni alle parti non strutturali e agli impianti interni al proprio appartamento. È importante che tutti gli interventi, sia sulle parti comuni che sui singoli appartamenti, vengano avviati con un approccio e un progetto unitario, relativo a tutto l'immobile.

Il rafforzamento della struttura. Come previsto nell'ordinanza n. 3790, gli indirizzi consentono, oltre alla riparazione degli impianti danneggiati e degli elementi strutturali e non, anche il rafforzamento della struttura, secondo quanto previsto dalle norme tecniche per il miglioramento sismico. L’intervento richiede una verifica complessiva della sicurezza nelle condizioni prima e dopo i lavori.

Procedure snelle per immobili con danni non strutturali. Se la struttura risulta solo leggermente danneggiata, pur con danni anche gravi alle parti non strutturali – ad esempio tamponature e tramezzature negli edifici -, gli indirizzi consentono di seguire una procedura più snella, analoga a quella stabilita per gli edifici con esito di agibilità B o C, come previsto nell'ordinanza 3779. È possibile, cioè, fare un progetto limitato al rafforzamento locale di singoli elementi o parti strutturali, eseguire calcoli semplificati, non fare il collaudo statico e, quindi, ridurre i tempi della progettazione.
Gli edifici di tipo E sono circa 15.000, di cui 5.500 circa il 35% non hanno subito gravi danni alle strutture e quindi potrebbero fruire della procedura più snelle per eseguire più rapidamente i lavori e riacquisire l'agibilità.

Le linee guida. Per agevolare la progettazione e l’applicazione degli interventi di rafforzamento sismico e di stabilizzazione delle parti non strutturali pericolose, il Dipartimento della Protezione Civile, insieme al Consorzio ReLUIS, Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica, sta mettendo a punto delle linee guida per la progettazione che contengono una serie di indicazioni progettuali e di esempi innovativi. Alcuni di questi interventi sono già stati applicati per il rafforzamento degli edifici scolastici in corso di completamento nella Provincia dell'Aquila.

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