Seminario: Edifici a struttura di legno

Uni-Edil –  specializzata nel settore della carpenteria in legno – ed Azienda associata a Stile21 – Gruppo costituito da aziende pioniere, nel settore “strutture in legno”, nato con l’obiettivo di offrire le risorse in modo differenziato: dalla fornitura degli elementi di carpenteria a piè d’opera fino alla completa costruzione del fabbricato – ha organizzato, il 7 Maggio a Parma, il convegno intitolato “Edifici a struttura di legno”.
Il seminario, patrocinato dai Comuni di Parma e di Langhirano, dall’ ordine degli Ingegneri, dall’ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori e dal Collegio dei Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Parma, fa parte delle iniziative promosse da Stile21, in qualità di Costruttori di Benessere®, mirate alla divulgazione dei benefici degli edifici realizzati con struttura di legno.
L'Ing. Angelo Tedeschi, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, l’Arch. Nicolai Zanettini, Presidente dell’Ordine degli Architetti e l'Arch. Enzo Bertolotti del Comune di Parma, hanno presenziato all’apertura dei lavori, portando i saluti istituzionali e manifestando concretamente il loro impegno nell’assecondare questa iniziativa volta a promuovere uno sviluppo sostenibile.
Giuseppe Fava, Presidente di Stile21, ha sottolineato che “in questo momento di difficoltà, è importante offrire le nostre diversificate sensibilità e professionalità, a testimonianza del nostro impegno e della nostra cultura della collaborazione. Il nostro essere innovatori di sistema e di prodotto, ci consente di sviluppare soluzioni all’avanguardia per la realizzazione di opere in grado di coniugare benessere e sicurezza nel tempo, nel pieno rispetto delle peculiarità architettoniche locali”.
Ermanno Chiari, Presidente di Uni-Edil, ha sinteticamente presentato l’Azienda ed i temi del convegno introducendo il primo relatore, l’Ing. Claudia Fedrigo, del Laboratorio Essere del Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell'Università di Trieste, che ha focalizzato il suo intervento sul tema “il comfort abitativo e la salubrità delle abitazioni di legno”.
Nel corso della sua esposizione, ha delineato i parametri per una progettazione tecnico-costruttiva volta a creare le condizioni psicofisiche ideali, in cui un individuo esprime soddisfazione nei confronti del microclima, nello svolgimento delle proprie attività all’interno di uno spazio confinato.
L’intervento ha riguardato una dettagliata analisi delle differenti tipologie di comfort, da quello termoigrometrico, acustico, visivo, tattile, respiratorio-olfattivo, fino a quello legato alla salubrità dell’aria.
Grande attenzione è stata dedicata al rapporto tra temperatura ed umidità dell’aria, che ha una particolare incidenza sulla percezione del benessere, e per cui sono state evidenziate le proprietà del legno e la sua spiccata capacità di regolare l’umidità, assorbendo quella in eccesso e restituendola all’occorrenza. Infatti, fra i materiali isolanti, la fibra di legno è molto indicata, perché assorbe acqua sino ad elevati valori di umidità relativa dell’aria e, per sua natura strutturale, non risente dell’aumento di trasmittanza, a differenza degli altri materiali isolanti.
In conclusione, l’Ing. Fedrigo ha sottolineato i vantaggi dell’utilizzo del legno con funzione strutturale:
Le costruzioni in legno possono essere altamente traspiranti ed igroscopiche grazie ad una corretta disposizione degli strati che compongono pareti e solai.
L’equilibrata combinazione dei pacchetti costruttivi risolve i problemi di condensa interstiziale.
Il buon isolamento delle strutture in legno, data l’omogeneità del materiale, permette l’eliminazione dei ponti termici e della condensa superficiale.  
Inoltre, anche con spessori ridotti delle pareti, si possono ottenere ottimi livelli di isolamento termico, con pareti calde e asciutte, soprattutto per quello che riguarda la tipologia a pannelli, e garantire un’adeguata inerzia termica, assicurando un idoneo comportamento della struttura, nei mesi estivi.
L’Ing. Maurizio Follesa, consulente, ha approfondito il tema “il comportamento statico-sismico e comportamento al fuoco degli edifici a struttura di legno, tipologie costruttive e riferimenti normativi”.
L’incipit della sua trattazione ha riguardato un’attualissima ed approfondita analisi delle motivazioni per cui le strutture di legno sono adatte alla realizzazione di edifici in zone sismiche, che si sintetizzano nelle sue peculiari caratteristiche di leggerezza, resistenza e deformabilità, coadiuvate dall’utilizzo di elementi meccanici di collegamento con uno spiccato comportamento plastico.
Successivamente, si è soffermato sul quadro normativo italiano ed ha approfondito l’Eurocodice 8.
In relazione alle costruzioni in zona sismica, l’Eurocodice 8 prevede che le strutture “debbano essere concepite secondo il Criterio della gerarchia delle resistenze, ossia occorre prevedere che gli elementi strutturali a comportamento plastico raggiungano lo stato post-elastico quando gli elementi a comportamento fragile sono ancora in fase elastica e ben lontani dal raggiungimento della rottura”. Nel caso delle strutture in legno, tale criterio viene perseguito progettando adeguatamente i giunti con connettori meccanici, avendo cura di rendere gli elementi di legno più resistenti dei giunti e tenendo conto della duttilità dell’intera struttura, attraverso l’introduzione del fattore di struttura q.
L’Ing. Follesa sottolinea che “le indicazioni contenute nell’Eurocodice 8 sulla progettazione delle strutture di legno nei confronti delle azioni sismiche, sono tuttavia pressoché interamente riferite ad edifici realizzati con sistema Platform” e che “sono carenti, o talvolta del tutto assenti, i riferimenti per la progettazione e realizzazione di edifici costruiti con altri sistemi costruttivi, pur citati e ammessi nella norma.
Occorre pertanto un aggiornamento della norma, che tenga conto dello sviluppo dei nuovi sistemi costruttivi e degli importanti risultati ottenuti dalla ricerca in questo settore, soprattutto nel nostro Paese”.
A questo proposito, ha descritto la campagna di prove sperimentali che è stata condotta dal CNR-IVALSA tra il 2005 ed il 2007, finanziata dalla Provincia Autonoma di Trento, che ha portato all’esecuzione di una serie di test sismici su tavola vibrante, effettuate inizialmente su un edificio di 3 piani, presso il National Institute for Earth Science and Disaster Prevention a Tsukuba in Giappone, e successivamente, su un edificio di 7 piani, presso la piattaforma sismica E-Defence, dello stesso istituto, situata nella città di Miki, nei pressi di Kobe.
In entrambe le prove, gli edifici sono stati sottoposti diverse volte alle riproduzioni di terremoti distruttivi (come quello di Kobe del 1995) a intensità crescenti, fino alla massima. I risultati sono stati sorprendenti: gli edifici hanno oscillato, ma sono rimasti perfettamente “in piedi”, manifestando, a test terminato, un livello di danno minimo.
Paolo Lavisci, consulente, con una relazione intitolata “gli edifici a struttura di legno: il compensato di tavole, il manuale di progettazione e di manutenzione Stile21” , si è soffermato sul Manuale Costruttivo e di Manutenzione di Stile21, basato su un capitolato prestazionale conforme ai 6 Requisiti essenziali della Direttiva prodotti da Costruzione (89/106/CEE) ed alle normative italiane, che hanno inserito il legno tra i principali materiali che possono essere utilizzati, in edilizia, con funzione strutturale.
Le motivazioni che hanno determinato questa scelta sono da riferirsi ad una maggiore richiesta di prestazioni termo-acustiche degli edifici e delle singole componenti edilizie ed alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica verso l’uso di materiali eco-compatibili ed eco-sostenibili.
Il manuale, in continua evoluzione, si compone di 46 nodi strutturali e di 43 elementi costruttivi e approfondisce anche alcuni accorgimenti per prevenire efficacemente funghi e muffe.
Il benessere abitativo delle strutture in legno firmate Stile21 è garantito da parametri sensibilmente migliorativi rispetto ai requisiti della normativa vigente.
La stabilità dell’edificio può contare su un adeguato margine di sicurezza: lo sfruttamento delle sezioni dev’essere inferiore all’80% della resistenza dei materiali. In caso di incendio, le strutture hanno una resistenza al fuoco minima di 30 minuti (se non diversamente richiesto) ed è garantita l’assenza di emissioni tossiche e nocive.
Per quanto concerne la protezione al rumore, una precisa combinazione di strati di materiali isolanti, uniti ad un opportuno disaccoppiamento acustico e un accurato studio dei dettagli di connessione consentono di superare i requisiti di legge nei 3 parametri fondamentali: potere fonoisolante delle partizioni tra ambienti (Legge +2 dB), isolamento acustico di facciata (Legge + 2 dB) e rumore da calpestio (Legge – 2 dB).
Rispetto ad un’abitazione tradizionale, il risparmio energetico è garantito da una trasmittanza inferiore del 10% rispetto ai requisiti applicabili in loco e dall’ottimizzazione di traspirabilità e inerzia termica. Infine, particolarmente importante, la durabilità delle costruzioni Stile21 è garantita dall’accuratezza nei particolari costruttivi “cordolo fondazione-parete”, “angolo parete-parete” e “collegamento parete-copertura”, che evitano l’ingresso e/o il ristagno dell’umidità, permettendo alla struttura di mantenere il proprio grado di sicurezza per 50 o 100 anni, nel pieno rispetto di quanto richiesto dalla normativa vigente.
Il legno offre anche elevate performance antisismiche: questa tipologia di costruzione è caratterizzata da un ottimo rapporto tra resistenza e peso proprio in quanto, con una massa inferiore rispetto alle loro equivalenti in muratura, subisce in modo ridotto gli effetti dei sismi. Infine, gli elementi in legno vengono collegati tra loro tramite l’uso di connettori deformabili che, adeguatamente dimensionati, permettono alle strutture di raggiungere un comportamento duttile e dissipativo, ideale per resistere in caso di terremoto.
In chiusura, l’Arch. Franco Laner, professore ordinario di Tecnologia dell’Architettura presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, ha risposto al quesito: Perché costruire edifici con struttura di legno? Traendo spunto da tematiche quali sostenibilità, clima, ottimizzazione del rapporto tra edificio e ambiente, scelta dei materiali e delle tecnologie, ha sottolineato l’importanza delle esperienze e tradizioni nell’uso del legno, reinterpretato in chiave moderna.
Fonte www.lungoparma.com
 

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