La normativa italiana per le costruzioni in zona sismica

La normativa si trova in una fase transitoria, e le nuove norme non sono ad oggi ancora obbligatorie.
Lo riferisce un docente di Ingegneria.
"Attualmente è ancora in vigore la vecchia normativa, aggiornata al 1996, che si sovrappone temporaneamente alle 'Norme tecniche per le costruzioni', nate nel 2005 con lo scopo di fare ordine e redigere un testo unitario", dice il professor Claudio Chesi, ordinario del Dipartimento di Ingegneria strutturale al Politecnico di Milano.
Ma poi sottoposte a una serie di proroghe che ne hanno ritardato progressivamente l'entrata in vigore definitiva.
Chesi precisa che questa situazione transitoria, in corso da gennaio 2008, finirà a giugno 2010, quando la vecchia normativa sarà completamente sostituita da quella nuova, che comprende le indicazioni di sicurezza per i gli edifici nuovi in muratura, in cemento armato e in legno.
E' il sisma del 2002 in Molise a dare la spinta per un cambiamento radicale della frammentata normativa italiana, arrivata alla versione del 1996 con una serie di aggiornamenti di una legge del 1974.
Il primo passo verso la riscrittura delle regole è l'Ordinanza 3274, che dava disposizioni di sottoporre a verifica gli edifici pubblici in base a norme tecniche, ma non rendeva obbligatoria la verifica per gli edifici privati.
L'Ordinanza 3274 è poi confluita nella normativa approvata dalla Commissione Calzona, istituita per creare un Testo Unico per le Norme tecniche sulle costruzioni, la cui prima versione del settembre 2005 è stata aggiornata in quella di gennaio 2008, che è quella attualmente in vigore in fase transitoria.
Le Norme tecniche sono state sviluppate anche in vista del recepimento dell'Eurocodice 8, normativa europea per la progettazione strutturale dedicata all'aspetto sismico, che si allinea alle norme nazionali vigenti per consentire criteri di calcolo comuni ed applicabili anche all'estero, e sarà recepita in Italia nel 2010, spiega Chesi.
La nuova normativa sismica, in linea con l'Eurocodice 8, non è più di tipo prescrittivo (che prescrive regole per la progettazione) come quelle tradizionali, ma prestazionale, cioè impone quali prestazioni deve ottenere la struttura .
Alle autorità nazionali spetta definire le zone sismiche all'interno del territorio, associate a valori costanti del parametro "ag", valore di picco dell'accelerazione orizzontale al suolo, che è il parametro di scuotimento di riferimento.
In base alle zone sismiche viene associato un sistema di forze, e la struttura viene progettata per resistere ad esse.

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