Edilizia anti-sisma: un dedalo di norme al via da giugno 2010

E' del 2008 il decreto che stabilisce le "Nuove norme tecniche per le costruzioni", comprese le norme anti-sisma per gli edifici. Ma l'entrata in vigore delle nuove norme è stata differita al 30 giugno 2010, tranne che per gli edifici di «rilevanza strategica» (come scuole, caserme, ospedali): per tali strutture la nuova normativa, che fissa criteri più dettagliati per la costruzione degli edifici rispetto alle norme antecedenti, è obbligatoria già dal 2008. Per tutti gli altri edifici di "edilizia corrente", il riferimento resta a normative precedenti meno
aggiornate.

Proprio oggi, però, la Commissione Ambiente della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione che impegna il governo, nei prossimi provvedimenti legislativi, ad abrogare le disposizioni che prorogano la piena entrata in vigore delle nuove norme tecniche per le costruzioni. Un dato è comunque lampante: ad oggi, è un dedalo di leggi, in parte ancora inapplicate, quello chiamato a regolare il settore delle costruzioni. «L'attuale normativa di riferimento per le costruzioni – spiega Gian Michele Calvi, presidente della Fondazione Eucentre-Centro europeo ricerca e formazione in ingegneria sismica – è il decreto del 2008, che rende però obbligatoria l'applicazione delle nuove norme tecniche solo per le strutture strategiche e rilevanti». E si tratta di un quadro di riferimento complesso, anche se in via di normalizzazione, secondo Marcello Ciampoli, docente in Scienze delle costruzioni all'Università La Sapienza di Roma: «Nel 1996 c'è stato un primo adeguamento delle norme per l'edilizia antisismica, ma è con l'ordinanza della Protezione civile del 2003 – spiega – che si fissano criteri aggiornati e si prescrive l'avvio di una procedura di verifica sismica per gli edifici strategici preesistenti. Un'ordinanza mai totalmente applicata». Poi, prosegue, «un adeguamento si è avuto nel 2005, fino al decreto del 2008».

Nuove norme per costruzioni da giugno 2010 – Il nuovo decreto è entrato in vigore a marzo 2008. In merito all'operatività delle norme tecniche per le costruzioni, il termine per l'entrata in vigore delle norme è differito al 30 giugno 2010.

Fanno eccezione le opere di "interesse strategico" –
Il differimento non vale per le nuove progettazioni relative agli edifici e alle opere infrastrutturali di interesse strategico e a quelle ritenute rilevanti. Per tali categorie di opere vi è dunque l'obbligo della progettazione antisismica dal 2008. Sono definiti edifici di interesse strategico quelli la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile. Sono invece edifici «rilevanti» quelli che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso. Si tratta, in pratica, di strutture come scuole, ospedali, caserme.

Cosa prevedono le nuove norme di costruzione – Definiscono le regole da seguire per la progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni, sia in zona sismica che in zona non sismica; definiscono le prestazioni richieste in termini di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di incendio, e di durabilità; forniscono i criteri di sicurezza; definiscono le caratteristiche di materiali e prodotti e trattano gli aspetti attinenti alla sicurezza strutturale delle opere.

La normativa precedente –
Con l'entrata in vigore delle nuove norme si chiude una stagione di riforme, iniziata sostanzialmente con l'ordinanza n.3274 del 2003 "Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e normative tecniche per le costruzioni in zona sismica" e che ha visto poi una serie di proroghe, riguardanti anche il primo Testo unico approvato nel 2005 e, di fatto, mai entrato in vigore per difficoltà operative.

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