Ceramica, è crisi nera

La FILCEM –CGIL, FEMCA-CISL, UILCEM-UIL Nazionali, dopo la lettera di richiesta d’incontro al Ministero Sviluppo Economico al Ministro Scajola, per discutere della gravissima crisi occupazionale del Distretto Industriale Ceramico di Civita Castellana – Viterbo, hanno ricevuto la disponibilità per martedì 17 febbraio 2009.
I dati della perdita occupazionale nei due settori produttivi della ceramica sono pesantissimi e non ci sono nel medio termine previsioni di una ripresa della domanda degli Articoli Igienico Sanitari.
In sintesi i dati sono:
Settore Ceramico Stoviglierie: perdita occupazionale 1800 posti di lavoro di cui 1000 donne in 10 anni di crisi, con la chiusura di 30 aziende
Settore Articoli Igienico Sanitari: la crisi è iniziata a giugno 2008, coinvolgendo oltre l’80% delle Aziende del Distretto Industriale di Civita Castellana.
Su 48 aziende sono in Cassa Integrazione Ordinaria e Speciale 40. su un totale di 2650 addetti, 1200 sono in Cassa Integrazione Ordinaria, Speciale e Deroga.
Inoltre, oltre 300 lavoratori “flessibili” sono stati già licenziati perché non hanno diritto agli ammortizzatori sociali.
L’augurio è che l’incontro con il Governo sia “risolutivo” e non solo di “facciata”.
Il Governo deve assumere immediatamente impegni che risolvano da un lato il problema degli ordini che sono drasticamente diminuiti da oltre 6 mesi e dall’altro politiche industriali di sostegno alle imprese nel medio e lungo periodo.
Giudichereo con obiettività gli impegni che il Governo assumerà per la difesa occupazionale del Distretto Industriale Ceramico di Civita Castellana.
In questo momento di crisi occorre concretezza e non impegni generici.
 

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