Indice trimestrale sulla produzione delle costruzioni

La produzione di questo indicatore è prevista dal Regolamento del Consiglio europeo (n. 1165/98) sulle statistiche congiunturali.
In accordo con la metodologia descritta nelle Note informative, con la diffusione del dato di questo trimestre viene operata la revisione delle stime relative al trimestre precedente.
Nel primo trimestre 2008 l’indice della produzione nel settore delle costruzioni con base 2000=100 è risultato pari a 128,5 con una crescita dell’1,7 per cento rispetto al primo trimestre del 2007. L’indice corretto per i giorni lavorativi ha segnato, nel medesimo confronto temporale, un aumento del 3,9 per cento.
L’indice destagionalizzato è risultato pari a 134,7 con un incremento, rispetto al trimestre precedente, del 3,1 per cento.

La stima dell’indice trimestrale di produzione nelle costruzioni (IPC), ha come campo di osservazione tutta l’attività delle costruzioni riferita sia alla nuova attività sia
alla manutenzione, escludendo, quindi, le attività di manutenzione.
Data la difficoltà di effettuare una rilevazione diretta della produzione delle imprese del settore, la metodologia utilizzata per il calcolo dell’IPC è di tipo indiretto: l’andamento dell’output viene stimato a partire da misure dell’evoluzione degli input produttivi (le ore lavorate, gli input intermedi e il capitale fisico), sulla base della funzione di produzione del settore. La stima della relazione che intercorre tra la dinamica dell’output e quella degli input del processo produttivo è effettuata a partire dai dati elementari di impresa riferiti al 2000. Per l’elaborazione corrente dell’IPC, i valori assunti dalle variabili di input in ciascun trimestre vengono calcolati ricorrendo a fonti informative diverse: per le ore lavorate si utilizzano le informazioni provenienti dalle Casse edili; gli input intermedi vengono misurati tramite un indicatore costruito a partire dal fatturato dei prodotti industriali; per il capitale si utilizza una stima basata sulle valutazioni dello stock di capitale effettuate all’interno degli schemi di contabilità nazionale.
In particolare la raccolta dei dati sulle ore lavorate del settore delle costruzioni è il risultato della collaborazione tra Istat e Parti sociali (Ance, Feneal, Filca e Fillea) le quali, sulla base di una apposita convenzione, forniscono all’Istituto, tramite le Casse edili, le informazioni da esse raccolte per fini contrattuali e amministrativi. La cooperazione con le Parti sociali evita quindi il ricorso ad una indagine diretta sulle imprese.

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento