Sollecitato il Governo sulle risorse pubbliche

“Sebbene sia apprezzabile l’incremento di risorse previsto dall’ultima Finanziaria (+23%) – ha sottolineato Bozzetti – la complessità e la lunghezza dei processi decisionali stanno determinando una vera e propria asfissia negli appalti.
Oltre all’allarmante caduta dei bandi pubblici (-17% nel 2006 e -12,6% solo nei primi due mesi del 2007), vanno segnalate le difficili situazioni di Anas e Ferrovie.
L’Anas, in particolare, nel 2006 ha ridotto del 58% il valore delle nuove gare, e questa caduta è proseguita nei primi due mesi di quest’anno (-62,5% rispetto allo stesso periodo del 2006)”.
Nel far presente che “il recente Dpef e il decreto legge che lo accompagna offrono una prima, importante risposta in termini di risorse” con una prima iniezione di fondi per le Ferrovie che consentira’ di dare avvio alle opere più urgenti, Buzzetti ha detto chiaramente che “questo non basta”.
L’Ance chiede al Governo di “garantire l’affidabilità di questi impegni, accelerando i processi decisionali e garantendo certezza e continuita’ nei trasferimenti delle risorse.
Non meno cruciale – e su questo la categoria chiede chiarezza e certezza al Governo – è evitare – ha detto ancora il leader dei costruttori – che la realizzazione del programma delle opere strategiche porti a un drenaggio di risorse a scapito di tutti gli altri interventi di infrastrutturazione del territorio, di dimensione più limitata ma non meno indispensabili per il futuro e il rilancio competitivo del Paese”.
Riguardo all’ampliamento del mercato delle costruzioni, Buzzetti ha indicato due fronti principali: la riqualificazione urbana e la valorizzazione delle immense risorse storico-ambientali di cui è dotato il Paese, anche attraverso nuove forme di collaborazione pubblico-privato.
“Se il problema delle città deve diventare una questione di interesse nazionale – come si afferma del resto anche nell’ allegato Infrastrutture al Dpef – nazionale deve essere lo sforzo finanziario, organizzativo e istituzionale. Al Governo – sono parole di Buzzetti – non si chiede solo un impegno sul fronte delle risorse, ma soprattutto di mettere in campo interventi che introducano modelli innovativi e flessibili di governance delle città, che puntino sul partenariato pubblico-privato”.

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