In un volume tutti gli atti di Constructa 2006

Bello, funzionale, sostenibile. Su tali concetti e la loro interrelazione, una cinquantina esperti al massimo livello sono stati coinvolti nella seconda edizione di constructa, offrendo contributi e approfondimenti.
Dai tre giorni d’incontri tra addetti ai lavori, con i protagonisti della filiera delle costruzioni, è emerso il quadro delle ampie e concrete possibilità nel breve e nel medio termine del settore, quadro che valeva la pena di fissare in una pubblicazione importante: quello degli Atti di constructa.
Leggendolo, vi si percepisce chiaramente dove il comparto deve cercare le chiavi per evolvere: nella cultura organizzativa della multidisciplinarità e nell’intelligente accoglimento dell’innovazione sia tecnologica sia di gestione e di sistema.
Constructa ha voluto presentare case history di qualità di ogni argomento, per dimostrare quanto le teorie e le posizioni esposte fossero e siano attuabili, in quale modo e secondo quali principi di economicità dell’opera.
Tre le sezioni nelle seicento pagine del volume: una prima sui momenti plenari dedicati all’innovazione tecnologica e al suo trasferimento, all’architettura dell’efficienza energetica e all’arte di costruire ‘a regola d’uomo’; la seconda documenta i workshop e le loro case history su flessibilità, efficienza energetica, antisismica applicata, progettazione partecipata; la terza riporta infine il resoconto puntuale della tavola rotonda su come le amministrazioni pubbliche (soprattutto quelle più avanzate) si collocano nei confronti dell’efficienza energetica e della progettazione partecipata.
“Questa pubblicazione è uno strumento completo – ha affermato Steffen Zügel amministratone delegato di fischer Italia – non solo rappresenta fedelmente le sessioni dell’evento, molte delle quali avvenute in contemporanea, ma la particolare cura editoriale favorisce molto la fruibilità di queste conoscenze.
É stato curato con dovizia di particolari e integrato con molte immagini e grafici affinché in esso ciascuno possa cogliere con facilità l’interezza delle informazioni e non solo le parti a cui ha potuto effettivamente assistere”.
Durante la mattinata con l’evento Segni della memoria si è inaugurato l’ultimo restauro al palazzo dell’Archiginnasio, sede dello Studium bolognese dal 1563 al 1803.
Fischer Italia ha reso possibile il recupero di una serie di stemmi decorativi, un’importante testimonianza artistica e storica dell’epoca. L’impegno nell’arte e nella cultura fa parte della tradizione dell’azienda, una delle prime in Italia a investire in cultura, a partire dagli anni Settanta.
Dal restauro del monumento Carlo Gallerati, sono emersi dei segni nuovi non visibili prima dei lavori.
La ricchissima decorazione dell’Archiginnasio costituisce il maggior complesso araldico murale esistente. Gli stemmi dovevano rafforzare l’idea di autorità e di potere dell’istituzione. Dalla costruzione dell’edificio sino alla fine del settecento furono apposte iscrizioni e monumenti commemorativi dei maestri dello Studio e stemmi degli studenti. Attualmente la consistenza degli stemmi che si susseguono nelle aule, nei corridoi e lungo gli scaloni è di oltre 6.000 “pezzi”.

Per ulteriori informazioni
www.constructa2006.it
www.fischeritalia.it

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