Risparmio energetico degli edifici

Il presidente dell’Ance Paolo Buzzetti ha aperto lo scorso 28 marzo il workshop sul tema “Il risparmio energetico degli edifici – Esperienze e opportunità offerte dal nuovo quadro normativo”, dibattito a cui hanno preso parte, oltre al presidente dei costruttori, Piero Torretta, delegato Ance alla ricerca e all’innovazione; Gianni Silvestrini, consigliere per l’energia e l’ambiente del ministero dello Sviluppo economico; Giorgio Buffoni, della società di progettazione Arup Italia; Leonardo Cerbai, del Gruppo Margheri-Firenze; Alessandro Brusa, direttore dell’Aper (Associazione produttori energia da fonti rinnovabili).
Obiettivo dell’incontro era fare il punto sulla situazione legislativa legata al risparmio energetico, attraverso esempi di realizzazione di edifici residenziali che risultano particolarmente efficienti dal punto di vista energetico.
Un’attenta valutazione delle norme in materia di risparmio energetico è stata quella compiuta da Torretta, che ha sottolineato i forti limiti del decreto 311/06 (introdotto dopo la scadenza dei 360 giorni previsti per la correzione del dlgs 192/2005, che precedentemente disciplinava la materia e sul quale si attendevano i decreti attuativi).
“Il provvedimento – ha spiegato- ha di fatto modificato le poche certezze che avevamo. L’approccio prestazionale del decreto 192 è stato praticamente scardinato dall’inserimento di norme prescrittive, la funzione delle regole come stimolo per comportamenti virtuosi è stata inoltre enormemente limitata dall’introduzione di nuovi limiti nei consumi, a partire dal 2008 e dal 2010, che sembrano difficilmente raggiungibili dal punto di vista della compatibilità tecnico-economica.
Ma quello che ci sembra più grave è che sia stato compromesso il principio della libera scelta delle tecnologie.”
Il suddetto decreto obbliga, infatti, per il raggiungimento del risparmio energetici, l’installazione di pannelli fotovoltaici, mentre il precedente decreto si limitava a prevedere l’utilizzo di energia rinnovabile, ma senza imposizioni.
“Va bene fissare una prestazione – ha dichiarato in questo senso Torretta – ma deve essere lasciata al mercato la scelta della soluzione migliore per ottenerla”.
Interessante poi, secondo Torretta, l’introduzione del conto energia per il fotovoltaico.
Si tratta di una norma positiva – ha proseguito il delegato Ance – perchè le agevolazioni si basano sull’effettiva produzione degli impianti.
Torretta ha anche affrontato il problema della riduzione dei consumi degli edifici italiani nell`ottica della nuova strategia europea, che impone una limitazione del 20% entro il 2020.

Per scaricare in PDF la relazione del workshop di Torretta
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