Premio Ecologia Laura Conti

La settima edizione del premio è stata vinta da Alessia Massone, laureatasi in Architettura a Genova con la tesi intitolata “Impatti ambientali con il metodo LCA e risparmi energetici”, ottimo lavoro di ricerca sia bibliografica che sul campo sul tema del risparmio energetico negli edifici.
La metodologia usata è quella della LCA – Life Cycle Assessment che tiene conto del “peso” ecologico di tutto il ciclo vitale dei materiali esaminati.
Il campo di studio è quello dell’edilizia caraterizzato da un grande consumo di risorse (materie prime, energia, acqua, etc.).
Vengono confrontati due edifici di tipo residenziale realizzati uno in muratura portante con solai in cemento con riscaldamento a metano, l’altro in struttura portante metallica, esempio di “casa passiva” innovativa per l’Italia.
Arricchisce il lavoro la sezione dedicata all’analisi dei casi italiani di regolamenti edilizi e di case passive, da riprendere per ulteriori applicazioni.
La giuria ha deciso di assegnare due secondi premi, raddoppiando quindi la quota in denaro prevista.
Sono stati premiati Fabio Spaziani, laureatosi in Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali a Viterbo con la tesi “Determinazione di platinoidi, terre rare, ed altri elementi in traccia, nei suoli e nelle polveri stradali dell’area urbana di Viterbo, in relazione alle emissioni del traffico veicolare”, e Simone Marcolin con la tesi “Il processo tecnologico di vinificazione: conversione energetica degli scarti ed analisi degli aspetti energetico-ambientali” discussa all’università di Udine.
La tesi di Fabio Spaziani, con una ottima rassegna di letteratura scientifica molto aggiornata e completa, analizza le emissioni del traffico automobilistico provenienti dalle marmitte catalitiche, concludendo che questa tecnologia non ha risolto il problema dellinquinamento da traffico nelle città.
La tesi di Simone Marcolin analizza in modo approfondito l’impatto ambientale del ciclo vinificativo e dei suoi scarti, proponendo un utilizzo diversificato di biomasse e reflui di origine agroindustriale.
Si sono classificate al terzo posto le tesi di Lorenzo Sassi (“Riciclo di lampade fluorescenti a fine vita nell’industria ceramica”, discussa all’Università di Modena e Reggio Emilia) , di Chiara Caglieris e Lorenzo Perillo che analòizzano la produzione di idrogeno da biomasse ed energia solare.
La giuria infine ha deciso di assegnare 13 menzioni speciali a tesi che approfondiscono in modo completo argomenti rientranti in specifiche categorie. Alcuni di questi lavori diventeranno presto dossier dell’Ecoistituto del Veneto.

Per ulteriori informazioni sui risultati completi del concorso
www.ecoistituto-italia.org

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