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L’indagine congiunturale – effettuata, come tradizione, dall’Ufficio studi di Acimall su un campione che rappresenta tutte le tipologie e le classi dimensionali delle realtà produttive di settore – rivela che da aprile a giugno gli ordini sono cresciuti del 5,2 per cento rispetto allo stesso trimestre 2005, un risultato dovuto alla domanda del mercato nazionale (più 23,5 per cento) e alla sostanziale stabilità delle esportazioni, aumentate dell’1 per cento.
Nei primi sei mesi di quest’anno, secondo quanto dichiarato dalle aziende intervistate, i prezzi sono cresciuti del 2,1 per cento.
La produzione assicurata, al termine del secondo trimestre, si stabilizza intorno a 3,4 mesi.
L’indagine qualitativa sul periodo aprile-giugno 2006 mostra, sulla base dei pareri espressi dalle aziende che fanno parte del campione, che il 46 per cento degli intervistati indica un andamento della produzione stazionario, il 43 per cento in crescita e l’11 per cento in diminuzione.
Le giacenze risultano stabili nel 71 per cento dei casi, in diminuzione nel 22 per cento e in crescita nel 7 per cento.
L’occupazione viene, invece, indicata stazionaria dall’85 per cento del campione e in aumento dal 15 per cento, mentre nessuno degli intervistati ne segnala la diminuzione.
Per il prossimo periodo le previsioni sono improntate da una prudenza diffusa, anche se non mancano segnali di ottimismo.
Gli ordini dall’estero rimarranno stabili secondo il 68 per cento del campione, aumenteranno per il 25 per cento e saranno in calo per il 7 per cento (saldo positivo +18). Per il mercato interno le indicazioni relative ai prossimi mesi segnalano una situazione analoga a quella attuale nel 71 per cento dei casi, una ulteriore crescita per il 18 per cento degli intervistati e una contrazione nel restante 11 per cento (saldo positivo +7).

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