Una casa di caccia sul Ticino

Curata da Giovanni Cislaghi, Raffaella Neri, Lucia Miodini e Federico Bucci, la mostra illustra una delle più straordinarie opere dell’architettura italiana tra le due guerre. 32 tavole di de Finetti, 17 pannelli con riproduzioni fotografiche di Villa Crespi con i suoi interni originari e un reportage fotografico di Marco Introini sul suo stato attuale offrono uno spaccato completo della genesi dell’opera.
Nel progetto di Villa Crespi, realizzato nel 1938, Giuseppe de Finetti conduce una raffinata ricerca sull’abitare borghese che coniuga gli insegnamenti sulla composizione dello spazio interno ricevuti a Vienna da Adolf Loos con la tradizione neoclassica italiana.
Il risultato è un edificio che, nella campagna lombarda, offre un punto di vista sulla cultura mitteleuropea.
La mostra è prodotta dal Dipartimento di Progettazione dell’Architettura del Politecnico di Milano e dal Centro Studi Archivio della Comunicazione dell’Università degli Studi di Parma.

L’esposizione è visitabile fino al 12 luglio, da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 19

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