Palazzo Zara ad Oriamo

FIBRENET

Vecchi fabbricati dalla presenza importante circondano il nostro passaggio e condividono con la natura l’orizzonte, facendo nascere in noi il desiderio di accompagnare le nostre esistenze a questi luoghi dall’aspetto rassicurante.
Ad un esame più ravvicinato ed oggettivo, cogliamo tutte le ammaccature che il tempo e le vicende, hanno prodotto sulle loro strutture, rendendoli inadatti alle esigenze del vivere moderno.
Per rendere questi spazi nuovamente accoglienti si deve arrivare ad una riqualificazione architettonica che sia in grado di garantire le condizioni di salubrità e sicurezza necessarie, mantenendone comunque i caratteri storici.
Palazzo Zara ne è un esempio significativo.
Collocato lungo il corso del Canale Naviglio del Brenta che scorre tra Padova e Venezia, è stato edificato tra la fine del ‘600 e l’inizio del ‘700.
Oltre ai fattori legati al tempo, interventi realizzati in maniera errata ne hanno compromesso la funzionalità accelerandone il degrado dovuto al tempo.
Nell’intento di compiere in questo edificio un restauro conservativo dobbiamo fare uno sforzo mirato a riscoprire e a rivalutare l’impegno concettuale, l’operosità e la raffinatezza di chi ha ideato e realizzato quest’opera.
Le tecniche di intervento, affidato alla società Arte In Casa srl di Venezia, sono del tutto specialistiche: iniziano dall’analisi del complesso strutturale e tendono a valorizzare gli elementi costitutivi che devono essere conservati, pur ripristinandone funzionalità ed aspetto.
Impegnativo è l’approccio che deve tendere al rispetto delle peculiarità dell’edificio, senza peraltro essere causa di ulteriore degrado.
Ad esempio, l’impiego di attrezzature per la demolizione quali martelli pneumatici deve essere del tutto evitato, in quanto lo scuotimento e le forti vibrazioni da loro prodotti possono arrivare a ledere le strutture portanti, fino al collasso strutturale.
Si preferisce quindi l’introduzione di tagli con lame diamantate e l’impiego di carotatrici a corona diamantata.
L’impiego di nuovi materiali deve conformarsi alle caratteristiche di quelli impiegati in origine.
Talvolta l’intervento richiede l’adozione di tecniche e materiali che permettano la ricostituzione dell’elemento strutturale, anche se in origine non erano neppure conosciuti.
Ad esempio per i solai si adotta da tempo il metodo di realizzare una cappa strutturale che, collaborando con le vecchie travature, ne permette il loro recupero e allo stesso tempo porta vantaggi all’ossatura muraria creando un collegamento scatolare tra le varie murature.
Meno conosciuta è la tecnica dell’impernaggio delle murature che consiste nell’introdurre delle barre di acciaio lungo l’asse delle murature stesse, le quali, con una delicata azione di tesatura, permettono il riequilibrio dello stato di pressione all’interno della muratura stessa, così da condurre le forze di scarico alle fondazioni in modo omogeneo.
La complessità e la delicatezza degli interventi impongono di salvaguardare la peculiarità architettonica dell’edificio riportando caratteristiche di stabilità strutturale.
Per consolidare un’intera parete di circa cento metri quadri, si è ricorsi al fibro rinforzo mediante una rete in F.R.P. (Fiberglass Reinforced Polyester), abbinata a malta tissotropica.
La rete in F.R.P., prodotta dalla società Fibre Net srl di Udine, è costituita da fibre di vetro AR (Alcalino Resistenti) impregnate con resine epoxy-vinilesteri.
Tale rete unisce elevate caratteristiche di resistenza chimica e meccanica alla possibilità di impiego su piccoli spessori e con un peso estremamente ridotto, ottenendo così un miglioramento strutturale senza intaccare le caratteristiche architettoniche da salvaguardare.
Cosa questa difficile da garantire se si vanno ad utilizzare reti convenzionali in acciaio, a causa dei pesi e degli spessori maggiori.
L’intervento su palazzo Zara è in corso di completamento; la facilità nell’utilizzo delle reti in F.R.P. ha consentito di procedere in modo efficace, facile e veloce, anche in situazioni critiche con implicazioni strutturali.
Inoltre, grazie alla stretta sinergia fra le società Arte In Casa e Fibre Net, sono stati messi a punto dei prodotti “ad hoc” per i singoli interventi previsti, che tenessero in debito conto le condizioni e le problematiche specifiche.
Quanto sopra è la dimostrazione di come la tecnologia moderna ed i nuovi materiali possano essere messi al servizio del recupero e della riqualificazione di un patrimonio storico e culturale prezioso permettendo fra l’altro una precisa quantificazione ed un abbattimento dei costi.

Per ulteriori informazioni sui prodotti
www.fibrenet.info

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