Fienile nella campagna friulana convertito in studio tecnico

L’intervento, salvaguardando il più possibile la struttura originaria, ha consentito di adibire i locali, ubicati ora su tre piani, a studio professionale.
Originariamente l’edificio constava di due piani, aveva murature di pietra e sassi e solai di legno, quello di copertura era sorretto da capriate, analogamente alla tipologia costruttiva della zona; in anni più recenti, rispetto all’epoca di costruzione, è stato realizzato un porticato sul fronte principale dell’edificio.
L’intervento, tenendo in considerazione le precarie condizioni statiche dell’edificio, ha comportato il recupero e il rinforzo delle murature perimetrali ma necessariamente il rifacimento del solaio di copertura e di piano.
Si è voluto in ogni caso salvaguardare la tipologia dell’edificio, mantenendo sostanzialmente inalterate le caratteristiche esterne e ricreando nella distribuzione interna la percezione degli spazi originari.
Infatti, pur realizzando un piano in più si è lasciata, attraverso la realizzazione di soppalchi, la percezione della notevole altezza come quando il primo piano era adibito a fienile, e anche il muro di separazione del piano terra è stato ricostruito allo stesso modo e nella stessa posizione dell’originale.
La scelta progettuale di utilizzare una struttura interna in acciaio e legno, per sostenere i solai e realizzare la scala, è stata determinata dal fatto di voler sfruttare, con un ulteriore piano, la cospicua altezza ma soprattutto per conferire una maggiore ” leggerezza ” alla nuova struttura.
Il progetto, realizzato con materiali di recupero nuovi ma biocompatibili, ha previsto la conservazione e il consolidamento della muratura perimetrale con interventi di cucitura e tirantatura e la rinzaffatura delle malte dove ritenuto necessario, utilizzando i prodoti della Fassa Bortolo.
L’isolamento termico è stato ottenuto con pannelli di sughero e una nuova muratura in laterizio, gli intonaci interni sono stati realizzati con malta di calce così come le pitture.
La Malta di calce MB 60 (malta biologica) è stata anche utilizzata per la nuova parete in mattoni e per la riquadratura d’alcuni nuovi fori in facciata.
Sull’impianto di riscaldamento a pavimento è stato scelto un massetto autolivellante (SA 500).
I solai, realizzati con nuovo legname trattato con prodotti naturali, sono stati pavimentati con tavole di larice.
Si è provveduto poi a recuperare per la copertura le tavelle, utilizzate nel porticato, e i coppi originari.
Sono stati poi montati nuovi serramenti in legno di grandi dimensioni per non alterare la tipologia dei fori esistenti.
L’impianto termico realizzato è del tipo radiante con tubi d’acqua calda posizionati lungo le pareti sotto l’intonaco biologico KB 13 di spessore maggiorato.
Per le finiture, infine, si è scelto di utilizzare l’intonachino alla calce I 133 in diverse tonalità di colore: dal giallo, all’arancio, al verde.

Scheda tecnica
Località cantiere: Carpeneto di Pozzuolo del Friuli (UD)
Tipo di intervento: Restauro
Inizio lavori: 01/07/2001
Fine lavori: 31/05/2002
Committente: Studio Artech Associati
Impresa esecutrice: Impresa Costantini Umberto
Progettista: Arch. Annamaria Coccolo
Direttore dei lavori: Arch. Annamaria Coccolo
Coordinamento imprese: P.I. Giuseppe Grosso

Per ulteriori informazioni sui prodotti utilizzati
www.fassabortolo.it

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