Il trionfo degli Holcim Awards

Holcim Foundation for Sustainable Construction, fondata nell’autunno del 2003 e sostenuta dal gruppo Holcim Ltd, produttore di materiali per l’edilizia, ha lanciato lo scorso autunno una competizione mondiale per progetti di edilizia sostenibile denominata Holcim Awards.

In tal modo la fondazione intende stimolare la discussione sulla sostenibilità tra architetti, progettisti urbani, ingegneri e costruttori premiando i progetti con carattere esemplare.

Con la cerimonia tenutasi a Ginevra il 15 settembre 2005, nella quale sono stati conferiti i nove premi della regione europea, la competizione strutturata su cicli triennali, si avvia alla conclusione del primo ciclo che, in dieci mesi, ha raccolto un enorme successo per interesse, diffusione, numerosità e qualità dei progetti iscritti.

Con quasi 400 domande di partecipazione da oltre 20 paesi, la sola Europa ha presentato circa un quarto di tutte le domande di partecipazione mondiali. A livello globale sono stati presentati più di 1500 progetti da 118 paesi. La tipologia dei progetti iscritti è stata vastissima: dai materiali innovativi ed elementi costruttivi fino ai progetti sostenibili per grandi edifici e a quelli di sviluppo urbanistico.

Grande successo della competizione in Italia dove, fin dall’inizio, numerosissimi sono stati i contatti attraverso il sito web dedicato, così come molti sono stati i progetti iscritti. Una “pole position” che non è stata persa neppure in occasione delle premiazioni, dove i progetti italiani si sono aggiudicati premi in ciascuna delle tre categorie, arrivando a conquistare addirittura l’Holcim Awards Oro.

Nella giornata del 21 settembre scorso, nella splendida cornice dell’Hotel Four Seasons di Milano, gli autori italiani premiati a Ginevra hanno presentato i loro progetti in tutti i dettagli e in tutta la loro “sostenibilità”.

Un vero trionfo quindi per gli Holcim Awards, competizione unica ed innovativa quanto a obiettivi, caratteristiche e diffusione geografica che, nelle prossime settimane, continuerà a distribuire premi ad altri progetti di edilizia sostenibile.

Entro la fine di quest’anno, infatti, Holcim Foundation for Sustainable Construction renderà omaggio ai vincitori delle altre 4 regioni: America settentrionale, America Latina, Africa Medio Oriente e Asia Oceania.

I tre progetti migliori di ciascuna regione partecipano automaticamente al concorso per i riconoscimenti globali, che verranno conferiti a Bangkok nell’aprile 2006.

Ecco di seguito i vincitori del concorso Holcim Awards 2005 – Europa

  • 1° premio (Holcim Awards Oro) Progetto: Energia idraulica – Strategia di recupero per la Valle dei Mulini di Amalfi (Italia) Vincitore: Luigi Centola, professore di design all’Università La Sapienza, Roma.
  • 2° premio (Holcim Awards Argento) Progetto: Nuova stazione ferroviaria centrale per Stoccarda (Germania). Vincitore: Christoph Ingenhoven, architetto di Düsseldorf.
  • 3° Premio (Holcim Awards Bronzo) Progetto: “Metropol Parasol“ a Siviglia (Spagna). Vincitore: Jürgen Mayer H., architetto di Berlino, e Carlos Merino, ingegnere di Madrid.

Premi di riconoscimento

  • Bulevar Ecológico en la Nueva Ampliación Urbana, Madrid, Spagna: Belinda Tato Serrano, Jose Luis Vallejo Mateo e Diego Garcia-Setien Terol, architetti di Madrid.
  • Alternative Economy City in the Ex-Slaughterhouse, Roma, Italia: Luciano Cupelloni, architetto e professore all’Università La Sapienza, Roma.
  • La Misteriosa Historia del Jardín que produce Agua, Cehegín, Spagna: Monica Garcia Fernandez e Javier Rubio Montero, architetti di Madrid.
    Premi di incoraggiamento
  • Instituto Europeo de Investigaciones Artísticas, Lisbona, Portogallo: Ignacio Peydro e Isabel Collado de Alarcon, architetti di Madrid.
  • Environmental Education Center in the Woods, Venezia, Italia: Vincenzo De Luce e Marina Orlando, architetti di Napoli.
  • Center of Sustainable Development, Zurigo, Svizzera: Michael Gehret, designer di Zurigo.

Oro per un progetto di costruzione e di rinnovamento

Il primo premio, pari a 100’000 dollari USA, è stato assegnato al professor Luigi Centola di Roma per un progetto di recupero in una valle nei pressi di Amalfi in Italia. Si tratta di una strategia di restauro e di rinnovamento di vaste proporzioni, che secondo le parole del presidente della giuria, il professor Mohsen Mostafavi, “unisce in modo straordinario l’architettura antica con quella moderna”. Il progetto potrebbe fornire impulsi importanti a questa regione economicamente indebolita, ha affermato il preside del College of Architecture, Art & Planning della Cornell University (USA). Lo straordinario lavoro non è stato sviluppato da un singolo individuo, bensì da numerosi team del mondo industriale, da istituti universitari e da istituzioni statali. Una simile collaborazione è tipica dei progetti nel settore dell’edilizia sostenibile, poiché la sostenibilità concerne sempre molteplici aspetti.

Argento per una stazione ferroviaria

Il secondo premio del valore di 50’000 dollari USA è stato assegnato a Christoph Ingenhoven di Düsseldorf. L’architetto tedesco aveva presentato un progetto per una nuova stazione ICE a Stoccarda, un lavoro molto valido per l’architettura, il design ambientale, l’arte ingegneristica e per molti altri settori dell’edilizia. La stazione ferroviaria ha una struttura sotterranea; in tal modo si libera uno spazio utilizzabile per la costruzione di un nuovo centro urbano. Un raffinato sistema ecologico porta la luce del giorno all’interno della stazione, che tra l’altro può essere realizzata con l’impiego di pochissimo materiale. “Dal punto di vista estetico, questo progetto instaura un dialogo tra ambiente naturale e ambiente artificiale”, ha affermato il presidente della giuria Mohsen Mostafavi.

Bronzo per una piazza del mercato

Il terzo premio di 25’000 dollari USA è andato a Jürgen Mayer H., architetto di Berlino, e Carlos Merino, ingegnere di Madrid, i quali avevano presentato il progetto “Metropol Parasol”, per la splendida ristrutturazione architettonica di una piazza del mercato nel centro di Siviglia, finora quasi mai usata. “Quest’opera edile rappresenta un autentico monumento, che sottolinea il significato della piazza del mercato in città, fornendo al contempo un’eccellente risposta estetica alla perdita spesso criticata di spazi pubblici”, ha affermato la giuria nel suo giudizio. Gli enormi ombrelloni a forma di fungo, che fanno ombra sulla piazza, offrono un approccio sostenibile alle condizioni climatiche della Spagna meridionale. In tal modo la piazza diventa un centro affascinante, che offre spazio ad ogni forma di attività sociale e che potrebbe trasformarsi in un’attrattiva turistica di fama mondiale.

Tre premi di incoraggiamento e tre premi di riconoscimento

A Ginevra, oltre ai tre Holcim Awards, sono stati assegnati anche tre premi di riconoscimento e tre premi di incoraggiamento. I premi di riconoscimento sono destinati a progetti che possono risultare innovativi per l’edilizia sostenibile. I premi di incoraggiamento vengono assegnati invece per le prestazioni di giovani professionisti i cui progetti si distinguono per idee originali e stimolanti. “Così facendo riusciamo soprattutto a coinvolgere maggiormente nel concorso la giovane generazione, e questo è particolarmente importante poiché la sostenibilità ha sempre a che fare con il futuro”, ha affermato Hans-Rudolf Schalcher, professore dell’ETH e membro del consiglio della Holcim Foundation, incaricato di consegnare i premi di incoraggiamento. Uno di tali premi è andato ad un giovane designer svizzero di Zurigo. Altri riconoscimenti sono andati ad esperti del settore provenienti dall’Italia e dalla Spagna; uno di questi per un progetto che sarà realizzato in Portogallo.

Giuria indipendente e di elevata caratura

I progetti presentati sono stati giudicati da una giuria indipendente composta da esimi architetti, ingegneri e professori universitari. Per la giuria composta da 12 persone, il parametro era costituito da cinque criteri per l’edilizia sostenibile ai quali fa riferimento Holcim Foundation for Sustainable Construction. Tali criteri sono stati definiti in stretta collaborazione con rinomate università, quali il Politecnico Federale (ETH) di Zurigo (Svizzera) o il Massachusetts Institute of Technology (USA), e spaziano dalla qualità ecologica ed estetica fino ai requisiti etici e alla redditività.

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