Prodotti ecologici per un progetto di riqualificazione urbana

A Senigallia, un esempio pilota di riqualificazione urbana attenta ai principi dell’edilizia sostenibile e a costi contenuti, costituisce un intervento che può definirsi unico per le caratteristiche urbanistiche, edilizie e sociali che gli sono proprie.
Una casa, per poter veramente essere tale, deve essere sicura, confortevole, salubre, duratura e capace di accogliere chi la abita. A tale proposito, la Bioarchitettura sostiene che un’abitazione dovrebbe essere costruita tenendo conto dell’ecosostenibilità della costruzione e quindi del suo legame con il luogo, con l’ambiente esterno e della riduzione degli impatti che il nuovo edificio andrà a determinare.
Tra le aziende scelte per la fornitura dei materiali, si segnala Tassullo con due prodotti biocompatibili per rispondere alle esigenze richieste dal progetto.

Un esempio da imitare
Il progetto, monitorato dall’Istituto Nazionale di Bioarchitettura, mira a un riassetto urbano che riesca a riqualificare complessivamente la zona e a offrire una vera Casa Ecologica alla tipica utenza della cooperazione, rendendo l’intervento un esempio pilota capace di generare attenzione e favorire la nascita di altre iniziative simili.
Di fondamentale importanza è stata la collaborazione con l’Istituto Nazionale di Bioarchitettura (INBAR), che ha messo a disposizione le competenze tecniche e progettuali dei suoi professionisti. Altrettanto determinante è stato il supporto fornito da Confcooperative Federabitazione, visto il crescente impegno dell’Organizzazione nello sviluppo dell’edilizia sostenibile a livello nazionale ed europeo.

Il progetto
La soluzione progettuale si misura in primo luogo con la necessità di definire un intervento di edilizia residenziale caratterizzato da un’elevata densità fondiaria e compreso all’interno di una parte urbana consolidata e localizzata lungo il margine settentrionale del nucleo storico urbano.
La trama insediativa, adeguata al contesto ambientale, è composta da tipologie edilizie tradizionali (alloggi in linea e duplex). Questa composizione dà luogo ad un edificio a “L” e ad un corpo di fabbrica isolato prospiciente a quest’ultimo.
Lo spazio connettivo tra i due edifici non è costituito da desolanti distese di asfalto “arredato” solamente dalle auto parcheggiate, ma si caratterizza per la presenza di una piazzetta e di un percorso pedonale immerso nel verde, scandito da zone di sosta abbellite dalla presenza di una fontana.
Un insieme di elementi indispensabili, non solo per la regolazione microclimatica locale, ma anche per creare spazi qualificanti, atti a riconsolidare il tessuto sociale e la quotidianità della vita di quartiere.

Il programma ecologico
L’edificio deve essere in grado di “respirare”, ossia di permettere lo scambio d’aria e la libera uscita dei vapori come un grande polmone; deve essere privo di cariche elettrostatiche; nella sua costruzione si deve far uso di materiali naturali; gli impianti devono contenere i consumi energetici. L’uso di tecnologie bioedili caratterizza da subito il progetto: il trattamento delle facciate con sistemi a doghe in legno, laterizio e intonaci di calce idraulica naturale catturano a prima vista l’attenzione del passante.
Per assicurare benessere psico-fisico e salubrità degli ambienti sono stati scelti impianti di riscaldamento a pannelli radianti, insieme a materiali da costruzione e di finitura sani e naturali.
I materiali da costruzione selezionati, rigorosamente naturali ed esenti da emissioni nocive, sono stati scelti con l’intenzione di ottenere un edificio sano, capace di assicurare ai suoi abitanti benessere e salute.

Il comfort acustico
La particolare attenzione alle tematiche ambientali è stata determinante per tenere in considerazione anche l’aspetto del comfort acustico.
Le partizioni di separazione fra unità abitative sullo stesso piano sono state valutate in modo da garantire l’isolamento minimo richiesto di 50 dB fra un appartamento e l’altro, utilizzando sempre pareti doppie, intonacate su tre lati con intercapedine riempito a sua volta di opportuni materiali.
Le partizioni orizzontali sono state valutate per garantire un adeguato isolamento al calpestio: a tal scopo sono stati utilizzati materiali resilienti per disaccopiare il massetto dalla soletta sottostante, in modo da creare un sistema “massa-molla”, il cosiddetto pavimento “galleggiante”.
In questo caso il limite da rispettare è il livello di calpestio normalizzato che deve essere non superiore a 63dB.
Gli infissi (sempre con retrocamera stratificata) e le facciate (alcune con doghe in legno), sono stati scelti per garantire l’isolamento di facciata richiesto (almeno 40dB).

I materiali
I materiali da costruzione sono stati scelti secondo criteri di ecologicità e riciclabilità, cioè il più possibile naturali e senza l’uso di additivi sintetici o chimici.
La struttura portante del complesso edilizio è in cemento armato, scelta obbligata in relazione alle normative sismiche vista anche la tipologia multi-piano. Si sono adottati due accorgimenti molto semplici, affinché l’utilizzo di tale tecnologia risultasse ecologico: il contenimento, nella fase di betonaggio, di additivi sintetici e chimici, che normalmente vengono utilizzati per ridurre il fenomeno del ritiro e per diminuire i tempi di raggiungimento della resistenza; la messa a terra dei ferri d’armatura.
Le murature di tamponamento sono realizzate con blocchi termici in laterizio porizzati con cellulosa, fibre di vetro e materiali organici compostati, posati con malta di calce romana.
Questo tipo di calce viene peraltro usata per legare tutte la murature, sia quelle di tramezzatura interna, che nel paramento esterno in mattone faccia a vista.
Gli intonaci sono tutti a base di calce idraulica naturale romana, a bassissimo contenuto di sali idrosolubili. La finitura della superficie esterna viene realizzata con “stabilitura colorata” di calce idraulica naturale, calce aerea, idrata e terre colorate.
Per quanto riguarda gli isolamenti sono stati utilizzati pannelli in fibra di legno. In questo modo si azzerano le emissioni di sostanze tossiche nel corso degli anni, dovute all’impiego di vernici e altri materiali sintetici o addizionati chimicamente.

SCHEDA TECNICA
Committente: CAMAC Soc. Coop. a r.l.
Progettisti: Arch. Mario Gentili, Ing. Geri Flamma, Ing. Lucio Franchetti, Ing. Mauro Mancini
Anno di progettazione: 2002
Anno di realizzazione: 2003-2005
Destinazione d’uso: abitazioni
Area complessiva: mq 11.500
Superficie coperta: mq 4.300
Superfici a parcheggio e strade: mq 3.500
Aree a verde e spazi pubblici: mq 3.700
Volume edificabile: mq 27.300
Alloggi previsti: 60
Unità a destinazione terziaria: 20
Garage: 100

I prodotti TASSULLO utilizzati
TL97 è un intonaco pronto a base di calce idraulica naturale ed inerti leggeri selezionati. La scelta della curva granulometrica e della tipologia di inerte leggero consentono ottima resa ed estrema facilità applicativa, mantenendo elevate le caratteristiche meccaniche e l’adesione al supporto.
TL97 si può applicare su qualsiasi superficie adatta a supportare l’intonaco previa asportazione di sali, parti inconsistenti, oli disarmanti ecc. TL97 consente di realizzare intonaci su pareti verticali e soffittature in strati di 15/20 mm. Si può applicare indifferentemente all’interno e all’esterno.
TL97 si miscela solo ed esclusivamente con acqua. L’impasto viene messo in opera con intonacatrici a spruzzo continuo che provvedono automaticamente al dosaggio dell’acqua di impasto senza l’aggiunta di altri leganti o inerti.

BIO E-P è una malta a base di calce idraulica naturale BIO-E e inerti dolomitici, con curva granulometrica selezionata e granulometria massima di 4 mm che si può utilizzare sia per muratura che per intonaco.
Le particolari caratteristiche di purezza del legante utilizzato e l’assenza di additivi rendono la malta BIO E-P ideale nelle opere di costruzione che seguono le indicazioni della Bioecoedilizia. Come intonaco si applica su qualsiasi supporto esente da impurezze o parti inconsistenti. Si consiglia di applicare inizialmente uno strato di BIO E-P a consistenza semiliquida (rinfazzo) in modo da preparare la muratura all’applicazione dello strato di intonaco che avverrà dopo circa 24 ore, in spessori di 15-20 mm.
Nella messa in posa di mattoni si utilizza BIO E-P seguendo le avvertenze del produttore di blocchi; con alcune tipologie di mattoni si ottengono risultati migliori se questi ultimi vengono inumiditi prima della messa in opera, impedendo così una troppo rapida essiccazione della malta.

Per informazioni sui prodotti Tassullo:
www.tassullo.it

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