Assindustria e sindacati sulle azioni mirate allo sviluppo del territorio

A che punto è l’iter che porterà all’effettivo stanziamento dei 156 milioni di euro per gli interventi riguardanti il Porto di Taranto? L’argomento è stato oggetto di discussione nell’incontro di mercoledì scorso, presieduto dal Presidente dell’Associazione Industriali Antonio Caramia, che ha visto attorno al tavolo il comitato di presidenza Assindustria, il presidente ed il segretario generale dell’Autorità Portuale, Sandro Petriccione e Michele Conte e le segreterie generali di Cgil Cisl e Uil, nell’ambito del confronto avviato fra l’Associazione e le organizzazioni sindacali per mettere in campo tutte le azioni propedeutiche allo sviluppo del territorio.
I fondi, approvati nella seduta del 29 settembre scorso dal Cipe – ma non ancora, di fatto, stanziati – sono destinati a quattro interventi di fondamentale importanza: l’ampliamento del quarto sporgente, la costruzione di una darsena ad ovest dello stesso sporgente, la piattaforma logistica (progetto Gavio-Logsystem) e la strada di collegamento all’interno del porto, indicata come “strada dei moli”.
E’ indubbio che, come è stato sottolineato da tutti i presenti, le realizzazioni finanziate dal Cipe rappresentano una risorsa fondamentale non soltanto per lo sviluppo dello scalo portuale ma più in generale per tutta l’economia jonica, con particolare riferimento all’avvio della piattaforma logistica, per la quale è prevista una significativa ricaduta occupazionale. Da qui la necessità ravvisata dagli industriali e dai sindacati di rendere al più presto esigibili le risorse e procedere alle prime cantierizzazioni.
Il professor Petriccione ha illustrato l’iter procedurale previsto: la delibera dovrà essere pubblicata, dopodichè, ultimata la caratterizzazione dei siti, (un passaggio oramai obbligato in quanto Taranto rientra fra le aree ad alto rischio ambientale, da cui potrebbe scaturire la necessità di un’opera di bonifica) si procederà alla pubblicazione di un bando internazionale.
Nell’ottica di una procedura snella e lineare, l’Authority, al fine di evitare le lungaggini che hanno interessato la caratterizzazione delle aree ex Belleli, ha affidato alla Icram, controllata del Ministero dell’Ambiente, l’espletamento delle opere di carotaggio, dopo aver superato la valutazione di impatto ambientale ed ottenuto il parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Una procedura pienamente condivisa dalle parti, le quali hanno inoltre fortemente stigmatizzato il tortuoso iter burocratico-amministrativo riguardante la caratterizzazione, ancora in corso, dello yard. In questo caso, la Regione ha infatti affidato l’operazione a Sviluppo Italia; la Foster Wiler, incaricata da Sviluppo Italia, ha a sua volta subappaltato i lavori ad un’azienda di Cutrofiano: un percorso che ha escluso palesemente – è stato sottolineato dagli industriali – le imprese locali, con un dispendio di tempi e di risorse che si sarebbe potuto evitare.
Al termine del dibattito, è emersa chiaramente la necessità di stringere i tempi sulla pubblicazione della delibera, della quale non si conoscono ancora i contenuti. Un passaggio delicato ed essenziale in quanto – è stato più volte ribadito dai rappresentanti dell’Authority – potrebbe contemplare aspetti imprevisti sia dalla stessa Autorità Portuale sia dal privato – il Gruppo Gavio, in questo caso –che potrebbe, in virtù dei contenuti della delibera, riconsiderare i percorsi da attuare, con ricadute negative sia in ordine all’avvio degli appalti che della piattaforma logistica.
Due mesi di attesa e di lentezze burocratiche, trascorsi peraltro in assenza di segnali confortanti nonostante l’avvenuta approvazione del Cipe –è stato più volte ribadito dagli industriali – rappresentano per il territorio un danno cui far fronte con misure immediate. L’Assindustria e le organizzazioni sindacali, al termine dell’incontro, hanno ritenuto pertanto opportuno avviare ogni azione per accelerare l’iter di pubblicazione della delibera, attraverso il diretto coinvolgimento di Confindustria, affinchè le autorità centrali rendano effettivo il varo del provvedimento.
Contestualmente, i promotori del tavolo hanno concordato di sollecitare il Ministero dell’Ambiente per rendere celeri le opere di caratterizzazione dei siti, fondamentali per la pubblicazione del bando internazionale.
Le iniziative, che rientrano nel novero delle azioni messe in campo da Assindustria e sindacati per arrivare in tempi brevi alla cantierizzazione delle opere, saranno avviate nei prossimi giorni.

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