Cnr: controlli per tutte le dighe

La “Valutazione del rischio idraulico a valle delle dighe” è stato il tema al centro dell’incontro degli esperti del settore svoltosi ieri presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Dalla giornata di studio, voluta dal SND e dal Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche (GNDCI) del CNR, e patrocinata dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, è emersa la necessità di controllare e operare con interventi di manutenzione su tutto il patrimonio infrastrutturale delle dighe.
“Dobbiamo considerare – spiega Lucio Ubertini, direttore del GNDCI- che le dighe sottoposte al controllo del Servizio Nazionale Dighe sono soltanto 800, mentre circa 10.000 invasi sfuggono a questa manutenzione ordinaria perché considerate dalle legge non sufficientemente grandi”. Le dighe per rientrare nella “manutenzione ordinaria” devono superare i 15 metri di altezza o contenere almeno 1 milione di metri cubi di acqua.”Si tratta – sottolinea il ricercatore del CNR – di potenziali bombe d’acqua che richiedono una manutenzione accuratissima se si vogliono evitare disastri come quelli dello Stava del 1985″ (Asca).

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