La Ue riscrive le direttive appalti

Il Consiglio dei ministri ha adottato la posizione comune: ora le proposte tornano al Parlamento.
Aste on line, dialogo tra le amministrazioni aggiudicatrici e i candidati in caso di interventi particolarmente complesse, innalzamento delle soglie e la possibilità per i committenti pubblici di stipulare accordi quadro nell’ambito dei quali aggiudicare gli appalti.
Il 20 marzo scorso il Consiglio dell’Unione ha dato il via libera alle due nuove direttive che aggiornano e unificano le normative previste per servizi, appalti e forniture nei settori tradizionali e in quelli esclusi.
La posizione comune adottata dal Consiglio e ora all’esame del Parlamento Ue per la seconda lettura, mantiene l’impostazione di base della Commissione.

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Pubblicato su Edilizia e Territorio n. 15/2003 (21-26 aprile 2003)

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