Mose entra nella fase operativa

Il 29 aprile prossimo verrà posta la prima pietra del Mose, il controverso sistema di dighe mobili progettato per proteggere Venezia dall’acqua alta. Il 3 aprile scorso infatti il Comitatone (organismo composto da governo e enti locali) ha dato il via libera alla realizzazione. Alcune cifre dell’opera: 6 miliardi di euro stanziati; 8 anni la durata prevista dei lavori; 1000 lavoratori all’anno. Il MO.S.E., acronimo di “Modulo Sperimentale Elettromeccanico”, agirà chiudendo le tre bocche di porto (Lido, Malamocco e Chioggia) tra la Laguna e il mare Adriatico. Il sistema di dighe mobili sarà composto da 79 barriere di acciaio dello spessore di 3,6-5 metri e della lunghezza di 18-28 metri. L’impianto sarà fisso.

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