Progetto di biblioteca a Torino

Firmato da Mario Bellini, il progetto della nuova biblioteca pubblica di Torino, vincitore del concorso indetto dal Comune, è stato fra i più apprezzati all’ultima Biennale di Architettura di Venezia. Di particolare interesse il modello in scala reale della innovativa facciata in doppia parete di vetro percorribile all’interno che rappresenta l’elemento caratterizzante dell’intero volume architettonico. La biblioteca che sorgerà in prossimità di un grande parco, sarà orientata lungo il lato nord proprio per poter godere sia dell’affaccio totale sul parco, sia per ottenere una illuminazione indiretta, ottenuta attraverso l’utilizzo di pareti di vetro adiabatico trasparente. Il fatto che il sito del futuro edificio sia quello di un vecchio complesso industriale, ha determinato la tipologia a doppia corte disegnata sui tracciati del vecchio complesso con la presenza di un atrio-galleria che corre lungo l’asse del precedente complesso e si pone come un forte elemento ordinatore e connettivo. La composizione architettonica presenta due diversi affacci: lungo il lato della galleria, si trova una leggera superficie tecnologica che fronteggia la solida facciata storica dell’edificio industriale contro cui si staglia il portone di ingresso al teatro, sul lato opposto la facciata si modella in linee sinuose permettendo alla luce e al parco di penetrare nell’edificio. La biblioteca si sviluppa su quattro piani con profili ricurvi che degradano verso l’alto a formare delle terrazze che si affacciano e si integrano con il grande parco.
Il culmine dell’edificio è un volume troncoconico capovolto che costituisce una torre di sei piani, l’ultimo dei quali è un belvedere, completamente vetrato. Un sistema di collegamento verticale consente poi di andare dal Foyer al Teatro all’aperto, che è collocato sulla copertura del Teatro stesso.

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