Fs e architettura

Nuovo maquillage per le stazioni italiane. Milano, Torino, Venezia, Mestre, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Palermo: sono le stazioni ferroviarie che, su modello della ben riuscita riqualificazione della stazione di Roma Termini, rinasceranno a nuova vita. Sull’Espresso Marco Tamino, responsabile della progettazione architettonica della società Grandi Stazioni, confronta l’immane progetto con alcuni esempi europei, e ne illustra le caratteristiche: “Questo approccio produce scelte nette: un unico sistema di segnaletica, quello già applicato a Roma dallo studio newyorkese Vignelli Associates; un solo design per i sistemi d’illuminazione, affidato allo specialista milanese Piero Castiglioni; il probabile coinvolgimento di qualche progettista ospite, com’è avvenuto a Roma, dove la libreria in cristallo di Pierluigi Cerri ha riscosso un tale successo da diventare la più frequentata della capitale. Ma le stazioni hanno storie diverse: Milano è un tardo déco monumentale; Firenze un capolavoro del razionalismo; Bologna un ibrido stilistico che ha integrato la ferita della bomba neofascista del 1980. In questo senso quindi, diversi saranno i problemi da risolvere”.

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